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venerdì 02 agosto 2019

Secondo la CNA l'Ecobonus rischia di affondare le piccole imprese

Secondo la CNA l'Ecobonus rischia di affondare le piccole imprese

Un vero e proprio tsunami per le piccole imprese. Rischia di trasformarsi in una vera e propria ecatombe per le aziende di impiantistica il provvedimento “Ecobonus” dell’Agenzia delle Entrate per l’attuazione dello sconto in fattura per Ecobonus e Sismabonus.

“Una misura assurda - dice il responsabile della CNA, Fausto Baldarelli - che penalizza artigiani e piccole imprese alterando la concorrenza sul mercato e favorendo spudoratamente le multiutility nazionali. Un regalo grosso come una casa ai grandi gruppi a danno delle piccole imprese”.

D’ora in poi infatti - spiega la CNA di Pesaro e Urbino - chi vorrà acquistare un condizionatore, un climatizzatore, una caldaia, un impianto fotovoltaico o qualsiasi altro impianto energetico potrà avere subito uno sconto in fattura del 50% dalla ditta fornitrice. Fino a qui niente di strano. Se non fosse per il fatto che per tale importo (ovvero il 50% del costo), il recupero per l’impresa verrà spalmato in cinque anni. Una misura insostenibile per i piccoli che si troverebbero non solo a dover pagare per intero e subito il costo dell’impianto al fornitore ma ad anticipare per l’utente la metà del costo dell’impianto stesso”.  “Ma stiamo scherzando - ammonisce Baldarelli - questa misura può portare alla chiusura di decine e decine di imprese nella nostra provincia e di migliaia a livello nazionale. E’ assurdo, inconcepibile”.  

 

Il provvedimento definisce le modalità ed i termini per consentire ai soggetti beneficiari delle detrazioni, d’intesa con il fornitore, di comunicare all’Agenzia delle Entrate l’esercizio dell’opzione per usufruire dello sconto in fattura, in luogo della spettante detrazione. In particolare la comunicazione è effettuata dal soggetto beneficiario dell’ecobonus che può utilizzare le funzionalità rese disponibili nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate oppure il modulo cartaceo allegato al provvedimento da presentare agli uffici della stessa Agenzia anche tramite posta elettronica certificata. Anche nelle ipotesi di esercizio dell’opzione il soggetto beneficiario dell’ecobonus è tenuto ad eseguire il pagamento delle spese sostenute per l’esecuzione degli interventi mediante bonifico bancario o postale. L’ammontare del contributo è pari alla detrazione dall’imposta lorda spettante nella misura fissata in base al tipo di intervento effettuato. L’importo della detrazione spettante è calcolato tenendo conto delle spese complessivamente sostenute nel periodo d’imposta, comprensive dell’importo non corrisposto al fornitore per effetto dello sconto praticato.

 

A questa misura, che il Governo ha definito con l’articolo 10 del decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, la CNA si è opposta e si opporrà in ogni sede con tutte le forze. “Visto che fino ad ora il Governo non ci ha ascoltato - dice Fausto Baldarelli - ora abbiamo presentato ricorso all’Autorità garante per la concorrenza e il libero mercato. Siamo pronti a dare battaglia in tutte le sedi. Non solo. Ora facciamo appello a tutti i parlamentari, ed in particolare quelli del territorio, affinchè si blocchi tale ingiusto, iniquo e assurdo provvedimento”. 

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

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