Secondo AGENAS la sanità marchigiana è ai vertici nazionali: performance elevate in numerose aree

Nella fotografia della sanità italiana, le Marche emergono con forza grazie ai risultati diffusi dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari nell’edizione 2025 del Programma nazionale esiti. 

Un quadro complessivo che conferma la qualità delle prestazioni regionali e un sistema capace di distinguersi in molteplici ambiti clinici.

A primeggiare è l’Azienda ospedaliera Umberto I – Lancisi di Ancona, che registra livelli alti o molto alti in sette aree valutate: cardiocircolatorio, sistema nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, osteomuscolare e nefrologia. 

Un risultato che, come evidenziato dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, testimonia il lavoro quotidiano del personale sanitario e socio-sanitario e si inserisce in un percorso di riforma volto al potenziamento delle strutture ospedaliere, dei servizi territoriali e delle reti di assistenza.

Anche l’assessore regionale alla Sanità Paolo Calcinaro sottolinea l’importanza dei dati nazionali, che riconoscono il valore delle professionalità presenti nelle strutture marchigiane. 

Pur richiamando le criticità ancora aperte, in particolare sulle liste di attesa, l’assessore evidenzia l’impegno costante nel miglioramento dei servizi e rivolge un plauso specifico ai professionisti dell’ospedale di Torrette.

Il riconoscimento è stato consegnato a Roma, nel corso di un evento AGENAS, alla presenza del direttore generale dell’AOU delle Marche Armando Marco Gozzini, che ha espresso orgoglio per il risultato e determinazione nell’affrontare le sfide del 2026.

La presentazione dei dati, proposta attraverso una TreeMap, analizza 30 indicatori suddivisi in otto aree cliniche. L’AOU delle Marche ottiene risultati molto positivi in ciascun indicatore, raggiungendo le migliori performance degli ultimi quattro anni di rilevazioni nazionali. 

Migliorano gli indicatori legati all’area cardiovascolare, neurologica, pneumologica, alla chirurgia generale, all’ortopedia e alla nefrologia, mentre restano elevati gli standard della chirurgia oncologica, dell’area osteomuscolare e del percorso nascita.

Nella chirurgia oncologica si distinguono anche le prestazioni dell’Ospedale di Macerata, che raggiunge livelli alti e molto alti. 

Nell’ambito osteomuscolare ottengono valutazioni elevate gli ospedali di Urbino, Senigallia, Jesi, Fabriano, Civitanova Marche e Macerata. Risultano in miglioramento rispetto al 2024 le strutture di Urbino, Fabriano e Civitanova Marche.

Come evidenziato dalla direttrice dell’Azienda Sanitaria Regionale Flavia Carle, nel 2024 le Marche hanno superato la media nazionale in diversi indicatori, registrando valori più bassi di mortalità a 30 giorni per infarto miocardico acuto e ictus ischemico, una riduzione del taglio cesareo primario e una minore incidenza di eventi cardiovascolari e cerebrovascolari a un anno dal ricovero per infarto.

L’edizione 2025 del PNE ha valutato 1.117 strutture di ricovero per acuti, pubbliche e private, utilizzando dati ospedalieri integrati con l’Anagrafe Tributaria e il flusso dell’emergenza-urgenza. 

Il rapporto evidenzia un sistema sanitario nazionale capace di migliorare quando supportato da parametri chiari e strumenti di monitoraggio efficaci, confermando il PNE come strumento centrale per la governance sanitaria a livello nazionale, regionale e locale.