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giovedì 11 dicembre 2025

Secondo Agenas AST Pesaro-Urbino ai vertici nazionali per chirurgia oncologica, urologia e rete emergenza

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Secondo Agenas AST Pesaro-Urbino ai vertici nazionali per chirurgia oncologica, urologia e rete emergenza

L’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro-Urbino si conferma tra le realtà più avanzate delle Marche per volumi chirurgici, diffusione della laparoscopia, appropriatezza dei percorsi e rapidità di recupero post-operatorio. 

I dati più recenti del Programma Nazionale Esiti, elaborati da Agenas, fotografano un sistema sanitario altamente specializzato, con indicatori di qualità che superano le medie nazionali. In particolare la Chirurgia Generale degli ospedali di Pesaro e Fano consolida il proprio ruolo di riferimento regionale nella chirurgia oncologica del tratto digerente e della mammella, oltre che nella gestione di patologie tempo-dipendenti come infarto e ictus.

L’Ospedale San Salvatore di Pesaro risulta uno dei principali poli marchigiani per chirurgia addominale e oncologica complessa. 

È il centro che esegue il maggior numero di interventi per tumore del colon e dello stomaco e si posiziona come secondo presidio regionale per chirurgia epatica e pancreatica, subito dopo il polo universitario di Ancona.

Eccellenti anche i risultati della Breast Unit provinciale, che registra volumi di interventi ben oltre le soglie raccomandate e un tasso di ricostruzione immediata del 77,63%, superiore alla media nazionale e indicativo della qualità dei percorsi dedicati alle pazienti.

La Chirurgia Generale di Pesaro si distingue inoltre per l’ampio utilizzo della tecnica mininvasiva e per l’efficienza dei percorsi assistenziali. Il San Salvatore è il primo centro regionale per colecistectomia, con oltre 300 interventi annui di cui 294 eseguiti in laparoscopia e con un recupero particolarmente rapido: oltre il 95% dei pazienti torna a casa entro tre giorni, contro l’85,9% della media italiana.

Risultati di eccellenza emergono anche nella gestione delle patologie cardiovascolari e neurologiche urgenti. 

Il tasso di mortalità a 30 giorni per infarto miocardico acuto è tra i più bassi in Italia, pari al 3,35% contro una media nazionale del 6,78%. 

Prestazioni ai vertici anche per la gestione dell’ictus, con una mortalità ridotta di oltre il 50% rispetto al dato nazionale grazie alla stretta sinergia tra gli ospedali di Fano e Pesaro e alla presenza di percorsi diagnostico-terapeutici avanzati basati su trombolisi e trombectomia. 

Numeri che confermano la Stroke Unit dell’AST Pesaro-Urbino tra le migliori nel panorama italiano.

L’elevata qualità dell’assistenza si riflette anche nell’indicatore relativo alla mortalità evitabile, che colloca l’AST PU al secondo posto in Italia. Un risultato che testimonia l’efficacia della prevenzione, la tempestività delle diagnosi e la solidità dei percorsi di cura erogati sul territorio.

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