Attualità
mercoledì 25 giugno 2025
Scuola Manzi, da settembre 2025 il trasferimento degli studenti in tre plessi del quartiere
newsÈ stata ufficializzata la nuova soluzione per il trasferimento delle classi della scuola primaria Manzi, che a partire da settembre 2025 saranno ospitate in tre plessi già attivi e collocati a breve distanza dall’attuale sede di via Confalonieri. La decisione è il frutto del lavoro condiviso tra il Comune di Pesaro, il dirigente scolastico dell’Istituto Olivieri e l’Ufficio scolastico provinciale.
Le classi prime (2 in totale) troveranno posto nella scuola Lubich/Glicine, le seconde e terze (4 in tutto) saranno ospitate nel plesso di via Salandra, mentre le quarte e quinte (altre 4 classi) saranno trasferite nella Carducci, con ingresso da via Pascoli. La Lubich e via Salandra si trovano nello stesso quartiere Pantano, mentre la Carducci è situata poco oltre la ferrovia.
«Confermiamo la necessità del trasferimento a causa delle condizioni non più idonee dell’attuale edificio – spiegano il sindaco Andrea Biancani e l’assessora alle Politiche educative Camilla Murgia –. La soluzione scelta consente di mantenere la qualità dell’insegnamento con lo stesso corpo docente, e garantisce continuità educativa e servizi fondamentali come la mensa scolastica».
Nei prossimi mesi partiranno i lavori di adeguamento e miglioramento dei locali che ospiteranno gli studenti. L’obiettivo dell’Amministrazione è riportare le classi attualmente destinate alla Carducci nella sede Lubich già dall’anno scolastico 2026/2027, rendendola punto di riferimento del quartiere.
Il Comune sta valutando anche la possibilità di attivare un servizio di trasporto scolastico, se necessario, sebbene le distanze tra i plessi siano limitate.
Biancani e Murgia hanno espresso gratitudine all’Ufficio scolastico provinciale e ai dirigenti coinvolti – Antonio Tarolla (Gaudiano), Lucia Maria Soccorsa Bumma (Pirandello), Flavio Bosio (Olivieri) – per la disponibilità e la collaborazione dimostrata. Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche alla Curia e alla parrocchia di San Carlo, inizialmente individuate come sede alternativa, ma successivamente scartate alla luce delle perplessità espresse da famiglie e scuola.
«La soluzione che presentiamo oggi – concludono sindaco e assessora – è frutto di un lavoro di ascolto e confronto, con l’obiettivo di fornire a bambine e bambini un contesto educativo adeguato e sicuro».