Attualità
sabato 18 marzo 2023
Il 25 e 26 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera alla scoperta delle meraviglie del nostro Paese

di Ufficio Stampa Delegazione FAI di Pesaro e Urbino
Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 tornano, per la trentunesima edizione, le Giornate FAI di Primavera, il più importante ed atteso evento di piazza che il FAI dedica al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, evento che nella nostra provincia è animato e promosso dalla Delegazione FAI di Pesaro e Urbino e dal Gruppo FAI Fano.
Delegati, Volontari e Apprendisti Ciceroni si metteranno a disposizione dei visitatori per svelare la ricchezza e la varietà del nostro patrimonio di storia, arte e natura, spesso nascosto, sorprendente e inaspettato, fatto non solo di grandi monumenti o conservato nei musei, ma anche di edifici e paesaggi inediti e sconosciuti, luoghi speciali che custodiscono e testimoniano piccole e grandi storie, cultura e tradizioni, artigianato e capacità imprenditoriale. Luoghi speciali che rappresentano “il nostro patrimonio”, che parlano della nostra storia, e che siamo chiamati a curare e a proteggere per le generazioni presenti e future, com’è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore e sentirli più nostri. Far crescere la nostra consapevolezza. Un patrimonio culturale che il FAI racconta al pubblico in due giorni di festa e divertimento, ma anche di apprendimento e sensibilizzazione. Una missione quella del Fai che - vorrei con piacere sottolineare - si fonda anche sulla partecipazione di tante di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore collaborano con noi, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, oltre che una buona azione che va a beneficio di tutti.
Il programma della Provincia di Pesaro e Urbino, si presenta come sempre ampio e diversificato, diffuso sul territorio, con tipologie di aperture nuove e diverse, come descritto nell’allegato programma.
A Pesaro, due aperture particolarmente interessanti, vere eccellenze del territorio. Palazzo Ciacchi, sede di Confindustria Pesaro Urbino, e la piazzetta antistante. Scopriremo la storia del luogo, l’intervento di ristrutturazione e l’arredo caratterizzato da interessanti pezzi di design; conosceremo le attività di Confindustria ed il nuovo percorso espositivo con dipinti, ceramiche e arti decorative provenienti dai Musei Civici che verrà inaugurato il 22 marzo, grazie ad una convenzione sottoscritta nel 2006 tra il Comune di Pesaro e Confindustria: 'I Musei Civici a Palazzo Ciacchi' è la dizione ufficiale di questo luogo museale della cultura cittadina. Le giornate si concluderanno con una conversazione a cura degli Architetti Tamino e Gaudenzi con Fabio Fraternali. Cantiere Rossini dove potremo scoprire come un progetto industriale ha portato alla riqualificazione dell’intera area portuale di Pesaro, offrendo un ambiente di lavoro efficiente, completamente innovativo ed ecologicamente all’avanguardia, eco-friendly e bello sotto il profilo estetico. I cantieri occupano un’area di 15.000 metri quadrati, lungo una bellissima banchina di 180 metri con 12 ormeggi per yacht fino a 55 metri, un grande piazzale per la sosta degli yacht in refitting a terra e due magnifici capannoni per la verniciatura.
Ad Urbino, giornate dedicate all’opera dell’Architetto Giancarlo De Carlo per la città. Sarà l’occasione per parlare del “Progetto Urbino”, cioè del grande programma di modernizzazione della città voluto da Carlo Bo, allora giovane rettore. Progetto che prende avvio con la ristrutturazione di Palazzo Bonaventura, sede centrale dell’Università, occasione in cui su suggerimento di Vittorini e Sereni, nel 1951 Bo invita ad Urbino De Carlo, con il quale instaurerà un intenso e lungo rapporto di collaborazione. Il racconto proposto dalla Delegazione FAI si snoda su quattro itinerari: Sedi Universitarie e Palazzo Passionei; Collegi Universitari; Operazione Mercatale; Scuola del Libro e Città Nuova. Oltre alle visite, che coinvolgono gli studenti universitari e gli studenti degli istituti superiori, sono previste iniziative speciali come la conferenza della Prof.ssa Tiziana Fuligna sabato pomeriggio nella Sala del Maniscalco; l’incontro con l’Arch. Antonio Troisi (“erede” dello Studio De Carlo), domenica mattina al Collegio del Colle; passeggiata con Gianluca Annibali alla scoperta della Città Nuova; nella sala dedicata alla biblioteca di Giancarlo De Carlo, mostra a cura di Giuliano Santini VERSO L’ALTO/ Guardando Giancarlo De Carlo un libro d’artista inciso e cinque sculture disegnate di Alicja Habisiak Matczak. A seguire, momento musicale a cura degli allievi del Conservatorio Rossini. Sabato e domenica, a Palazzo Passionei si potrà anche visitare la mostra LINEA PROUST – Carlo Bo alla ricerca di un Proust nient’affatto perduto.
Apertura eccezionale quella della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, area protetta in cui sarà straordinario percorrere i chilometri del tracciato di fondovalle, per l'occasione chiuso al traffico, immersi nella natura rigogliosa, godendo della vista del Candigliano e delle vette circostanti, alla scoperta del nido dell'aquila reale e al cospetto delle pagine di storia millenaria inscritta nella roccia calcarea del Furlo, accompagnati lungo tutto il percorso da Apprendisti Ciceroni ed esperti. Fulcro della visita è - dopo ingenti lavori di restauro - l’inaugurazione dell'aera archeologica, costituita da un tratto originale dell'antico tracciato della Via Consolare Flaminia - a strapiombo sul fiume Candigliano, dove è possibile leggere distintamente i solchi scavati nella roccia dalle ruote dei carri - e dai due trafori, entrambi di epoca romana, eseguiti nel costone di roccia del monte Pietralata: il primo di minor dimensione, alto e stretto; il secondo, la galleria di Vespasiano del 76/77 D.C., con volta a tutto sesto, in cui sono ancora ben visibili i segni degli utensili usati dall’esercito romano per realizzare questo scavo in trincea lungo 38 metri, ampio e alto fino a 5,4 metri. L'area del tracciato originale della Flaminia è racchiusa tra il traforo minore e la piccola chiesa di S. Maria delle Grazie, costruita nel XV secolo e ampliata nel XVII secolo, oggi sede di un piccolo museo del Risorgimento. Apertura ricca di proposte: passeggiate, trekking con guide CAI sul Paganuccio e sul Pietralata, approfondimenti con archeologi e storici, naturalisti e botanici.
Nella frazione di Canavaccio di Urbino, la Pieve di Santo Stefano di Gaifa, “luogo del cuore” immerso in un suggestivo paesaggio rurale. Oltre alla visita dell’amata Pieve a cura della Prof.ssa Anna Fucili, due passeggiate esperienziali, la prima dedicata alle erbe officinali - usi e leggende, la seconda riflessiva - dedicata all’ascolto di se stessi e al nostro rapporto con l’ambiente. Presso la Pieve sarà inoltre possibile gustare i piatti della tradizione, per riscoprire il legame tra l’alimentazione, il nostro essere interiore e la terra che ci ospita.
Dopo alcuni anni, torneremo a Piobbico, con un percorso alla scoperta del centro storico. Si partirà dal Vicolo, in via Mercatale, passando davanti alla casa di Costanzo Felici (botanico e naturalista vissuto alla corte dei Brancaleoni), per poi procedere verso Piazza Sant’ Antonio, attraversare il ponte e raggiungere il Borgo dove si potrà visitare la Chiesa di San Pietro e arrivare fino al Castello Brancaleoni per ammirare le sue maestose sale. caratterizzare da affreschi tardo cinquecenteschi e stucchi di Federico Brandani d’impareggiabile bellezza.
Saremo anche a Montefabbri, per visitare il borgo che conserva intatta la sua connotazione medievale e scoprire i dintorni, percorrendo la “Strada della banda Grossi”, fino a raggiungere il mulino di Pontevecchio, con il “museo della mezzadria”. Un gruppo di giovani narratori appassionati è pronto ad accogliervi e a farvi innamorare del loro luogo del cuore.
Non può mancare Lamoli, con l’Abbazia di San Michele Arcangelo, il nostro fiore all’occhiello, il luogo del cuore per eccellenza, esempio virtuoso seguito da tanti comitati nati nella nostra provincia per promuovere il “proprio luogo del cuore”, stimolati dall’impegno e dal successo che il Comitato per la Valorizzazione dell’Abbazia Benedettina di San Michele Arcangelo di Lamoli ha saputo raggiungere, arrivando al finanziamento della recente ristrutturazione. Piccolo borgo circondato da monti boscosi, oasi di pace e serenità, le fonti storiche ne attribuiscono la fondazione ai discepoli di San Benedetto che qui trovarono l’ambiente ideale per osservare la regola “Ora et Labora” costruendovi, prima del mille, un’Abbazia ove rimasero fino al XV secolo.
A Pergola oltre all’Oratorio dell’Ascensione al Palazzolo, piccola e semplice struttura architettonica che protegge un interno completamente affrescato con dipinti di Lorenzo D’Alessandro da San Severino Marche, definiti “uno dei momenti più alti della pittura a fresco del Quattrocento marchigiano” (Pietro Zampetti) e altri affreschi, attribuiti al Maestro del Palazzolo, si propone un’apertura inedita: il Casino Guazzugli Bonajuti, in località Grifoleto, edificio cinquecentesco ristrutturato e decorato nel 1786, con stanze del piano nobile affrescate da Tommaso Appiotti, e stucchi di Giuseppe Ciaruffoli. Nei secoli passati vi trascorsero i mesi estivi illustri componenti della famiglia, organizzando accademie letterarie, ricevimenti e feste danzanti.
Per concludere in bellezza, a Fano, a cura del Gruppo FAI Fano, sarà possibile visitare l’interno di Palazzo Castracane, dimora privata di solito chiusa al pubblico, di grande fascino e ricca di storia. L’edificio, che sorge nel centro storico, si estende dalla via omonima a via Garibaldi per circa tremila metri quadri, distribuiti intorno a tre cortili interni. Il corpo principale è stato edificato nei primi anni del XVI secolo. Il palazzo ha subito restauri soprattutto ottocenteschi oltre a quelli successivi al terremoto del 1930 che provocò il crollo del secondo piano. Al centro della facciata principale, di fronte alla Biblioteca Federiciana, domina l’imponente portale ad arco, decorato a grandi bugne in pietra arenaria, sovrastato dallo stemma della famiglia con il caratteristico cane rampante. In contrasto con l’austerità monumentale della facciata, il palazzo è in realtà al suo interno uno scrigno di bellezza, sconosciuto ai più, che vi sarà svelato per l’occasione… A Palazzo Castracane si conservano due mappamondi cinquecenteschi del Corelli, motivo per cui venerdì pomeriggio (solo per iscritti FAI) e sabato mattina, sarà possibile visitare la Sala dei globi della Biblioteca Federiciana che custodisce altri due mappamondi del noto cartografo.
In questa edizione sarà possibile recarsi direttamente ai tavoli di accoglienza e rivolgersi ai volontari FAI, senza prenotazione preventiva. Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI con un contributo suggerito a partire da 3€. È una donazione per aderire alla missione della Fondazione e per garantire la sua costante azione di salvaguardia del patrimonio italiano di arte e natura. Sarà anche possibile fare (promozione -10€) o rinnovare l’iscrizione al FAI, sia online che ai tavoli di accoglienza presenti nei vari beni aperti e sostenere il FAI con SMS solidale 45583.
Un particolare ringraziamento ai proprietari dei beni che apriremo in queste giornate e a tutti i volontari, studenti, docenti, esperti, associazioni, proloco, CRI e protezione civile e amministrazioni comunali per il supporto e la preziosa collaborazione!
Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale(Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97).
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