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lunedì 15 febbraio 2021

Ricci torna sui tamponi nelle scuole: "Se la Regione non li fa, il Comune di Pesaro è pronto a ripetere l'operazione"

Ricci torna sui tamponi nelle scuole: "Se la Regione non li fa, il Comune di Pesaro è pronto a ripetere l'operazione"

di Ufficio Stampa Comune di Pesaro

«La sicurezza dei ragazzi è molto più importante di qualsiasi polemica politica. Per questo, se la regione non lo farà, siamo pronti a ripetere l’operazione di monitoraggio per medie e superiori». Il sindaco Matteo Ricci interviene in consiglio Comunale, sull’ordine del giorno firmato dalla maggioranza su Screening “Scuole Sicure”. «Uno dei temi – continua il sindaco - sui quali l’opposizione dovrebbe essere la “parte responsabile” di chi tiene alla città e alla salute dei propri studenti. Stiamo parlando di scuola, l’obiettivo che ci stiamo ponendo è quello di non richiuderla da qui alla fine dell’anno. La didattica a distanza è una cosa positiva, ma non può essere una regola: abbiamo bisogno che i nostri ragazzi vivano la scuola, che è socialità».

La richiesta alla Regione Marche. Dopo la riapertura delle scuole, la riorganizzazione dei trasporti e lo screening delle scorse settimane, «Abbiamo bisogno di fare dei controlli periodici. Durante le vacanze di Natale ne abbiamo parlato con la Regione Marche e alla luce della bella iniziativa fatta dalla giunta Acquaroli – il riferimento è allo screening di massa - che ci ha visto collaborare con grande impegno, abbiamo proposto il monitoraggio negli istituti superiori.

Non si capisce perché non utilizzare i 600mila tamponi rimasti in magazzino per controllare gli studenti di tutta la regione, per garantire una scuola sicura. Non mi interessano le polemiche, ma a Pesaro abbiamo dimostrato che lo screening è utile: oltre 5mila persone tra studenti, insegnanti e personale ATA sono stati controllati. Tra questi sono emersi 16 positivi che avrebbero potuto infettare altre decine di ragazzi, famiglie e anziani. Abbiamo fatto una cosa utile alla comunità e non ad un partito politico».

La fotografia. «Il limite di questa esperienza è che si tratta di un’istantanea del momento, per farla diventare un’operazione virtuosa la fotografia va scattata periodicamente. Per questo il Consiglio comunale chiede di fare questo screening a tutti gli studenti delle Marche: chi va a scuola ad Ascoli ha gli stessi diritti di uno studente pesarese. Noi continuiamo ad incalzare la Regione, se non lo farà ci riorganizzeremo noi. Grazie all’Ali, Croce Rossa, Protezione Civili: siamo pronti a tamponare anche i ragazzi delle scuole medie tra i primi di febbraio e inizi di marzo. Abbiamo un bilancio virtuoso che ci ha permesso di mettere da parte delle risorse, è evidente che così non è per tutti, per questo motivo spetta alla regione Marche fare lo screening».


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