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sabato 07 dicembre 2019

Regione Marche, 288 milioni di euro per interventi a difesa della costa

Regione Marche, 288 milioni di euro per interventi a difesa della costa

Il Consiglio regionale delle Marche ha dato il via libera al Piano di gestione integrata delle zone costiere (GIZC). Confermato l’importo di 288 milioni di euro per la realizzazione di 37 interventi di natura strutturale, da realizzarsi in 10 anni, oltre alla previsione di interventi di natura sperimentale. Gli obiettivi prioritari del Piano sono la salvaguardia della costa dai fenomeni erosivi, la valorizzazione e la tutela degli aspetti ambientali e paesaggistici (nel Piano è, infatti, vietato rilasciare nuove concessioni nelle aree di particolare pregio paesaggistico, ambientale, nelle zone Natura 2000, nelle aree protette, dunali e floristiche), la garanzia della funzionalità delle attività economiche di spiaggia esistenti, incentivi per chi decide di installare strutture e manufatti a carattere stagionale e amovibili, la promozione del miglioramento dell’offerta dei servizi, anche nelle spiagge libere, per un turismo di qualità, la piena accessibilità e fruibilità delle spiagge anche ai diversamente abili. Il Presidente della Commissione Ambiente, Andrea Biancani, durante la sua relazione svolta in Aula consiliare si è dichiarato soddisfatto del risultato ottenuto, “perché il Piano detta importanti finalità e indica le priorità rispetto alle quali occorrerà agire, individuando risorse regionali, nazionali, comunitarie e anche private per la realizzazione degli interventi previsti”. “Dei 37 interventi previsti nel Piano, 6 sono stati già finanziati con 57 milioni di euro – ha rilevato Biancani – tra i quali rientrano i 4,2 milioni di euro per la difesa della costa fanese. Fondamentale, nell’ottica di poter realizzare gli interventi, non appena le risorse si renderanno disponibili, è aver previsto nel Piano altri interventi, quali le opere a difesa della costa nella zona di Vallugola, tra Pesaro e Gabicce Mare (spesa prevista 1,2 milioni di euro), le scogliere a ridosso del centro abitato di Casteldimezzo (570 mila euro) e il riallineamento delle scogliere a Baia Flaminia (1,940 milioni di euro). Inoltre – ha proseguito Biancani – il Piano prevede la possibilità di effettuare specifici interventi a difesa della falesia dall’erosione marina tra Gabicce e Pesaro, lungo la costa del San Bartolo, oltre a interventi di manutenzione delle scogliere esistenti”. “Nel frattempo – ha poi affermato Biancani – la Regione continuerà la messa a bilancio di risorse non soltanto per il rafforzamento delle scogliere esistenti, ma anche per la realizzazione di tutti gli altri interventi inseriti nel Piano”. Più in generale, il Piano prevede, per la prima volta, una fascia di rispetto, dove vengono incentivate le strutture a carattere stagionale. Le concessioni esistenti potranno migliorare i propri stabilimenti con strutture che dovranno minimizzare l’interferenza con l’equilibrio ambientale e idrodinamico. Sono state mappate le strutture esistenti maggiormente esposte e vulnerabili che risultano difficilmente difendibili dalle dinamiche marine, prevedendo incentivi alla loro delocalizzazione, ove possibile, o misure di sostituzione con strutture amovibili. “L’intero Piano – ha affermato Biancani - è improntato a un generale favore riguardo alle strutture a carattere stagionale che rimuovono completamente ogni opera al termine del periodo estivo. Per tali stabilimenti virtuosi sono previste agevolazioni e deroghe in termini di ampliamento di quote massime di superficie”. Tra le novità più rilevanti che interessano le aree in concessione sulle spiagge marchigiane, la possibilità di collocare vasche idromassaggio non interrate, quindi rimovibili, e con una superficie non superiore ai 9 metri quadrati. “Un’apertura normativa – ha rilevato ancora Biancani - che si inserisce nella logica di favorire il miglioramento dell’offerta dei servizi per un turismo di qualità”. “Altra importante novità, sempre nell’ottica del miglioramento dei servizi, della piena accessibilità e fruibilità delle spiagge, anche alle persone disabili, il Piano prevede che i concessionari si dotino, anche in maniera associata, di specifici ausili amovibili (sedie Job, percorsi, piazzole, pedane…) per l’accesso all’acqua e per raggiungere zone d’ombra, servizi igienici e docce”. Novità anche per le spiagge libere balneabili, dove sarà possibile, per i Comuni, installare servizi igienici, sempre garantendo la minima interferenza con l’equilibrio paesaggistico e idrodinamico, e dove dovrà essere anche garantito il servizio di salvataggio in alternativa a una cartellonistica multilingue che informi l’utenza della balneazione non sicura. Riconosciuta come modalità ordinaria di ripascimento della spiaggia il sistema fin qui ritenuto straordinario dello scraper, adottato, in alcune circostanze, sulle spiagge pesaresi. Altrettanto possibile, da parte dei concessionari di spiaggia, difendere le proprie strutture attraverso accumuli di sabbia, con procedure semplificate. “Il Piano – ha concluso Biancani – è il risultato di un lavoro in Commissione durato mesi, frutto di un confronto anche con i Comuni, le associazioni di categoria, gli operatori e i soggetti più sensibili alle tematiche ambientali”.

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