Attualità
lunedì 29 marzo 2021
Recupero ex San Benedetto, sono già 2000 le firme raccolte dal gruppo Tocca El Mur
newsdi Gruppo Tocca El Mur
Sono quasi 2000 le firme raccolte con diretto protagonismo del gruppo “Tocca el Mur” per il recupero dell’Ex Manicomio San Benedetto, a dimostrazione di quanto i pesaresi abbiano a cuore quel luogo, il mantenimento della proprietà pubblica, la sottrazione al degrado e la realizzazione di un grande progetto strategico destinato ad attività culturali, educative e formative. E la sottoscrizione continua.
Mentre prosegue l’azione di sensibilizzazione fra i cittadini, si va consolidando anche quella rivolta a politici ed Istituzioni.
Si sono già tenuti due incontri con consiglieri comunali, e precisamente con Michele Gambini e con Michele Redaelli, i primi ad aver dichiarato la volontà di ascoltare le nostre ragioni. Altrettanti sono gli incontri programmati con i consiglieri regionali eletti a Pesaro: Nicola Baiocchi rappresentante di maggioranza, Andrea Biancani e Micaela Vitri consiglieri di opposizione.
Il complesso del San Benedetto è infatti così importante per la città da richiedere pieno coinvolgimento di tutte le forze politiche e le componenti istituzionali.
Per questo motivo, come gruppo “Tocca El Mur”, abbiamo richiesto formalmente un appuntamento anche con il Sindaco Matteo Ricci e l’Assessore alla Bellezza Daniele Vimini; abbiamo inoltre chiesto al Presidente del Consiglio Comunale Marco Perugini di organizzare un incontro con i capigruppo.
In ognuna di queste occasioni abbiamo ribadito e ribadiremo la nostra volontà di contribuire a tenere alta l’attenzione sull’importanza dell’edificio e del luogo, sul suo valore strategico per l’accesso da nord alla città. Proprio tale valore richiede che l’operazione di ristrutturazione dell’edificio e degli spazi aperti non si limiti ad impedirne il crollo e a sottrarlo al degrado (operazione urgente e indispensabile), ma che sia oggetto di un grande progetto. Noi riteniamo che il San Benedetto debba rimanere pubblico nella proprietà e nella fruizione, che vada destinato ad attività culturali, formative ed educative e che gli spazi aperti vengano riqualificati e collegati con gli Orti Giulii, Via Passeri e Porta Rimini. Pensiamo che sia soprattutto interesse della città – e per questo riteniamo strategica la posizione del Comune che ha in capo la programmazione urbanistica e strategica del suo territorio - che l’operazione sia adeguata alla storia e alle potenzialità del luogo. Pensiamo anche che il Comune di Pesaro abbia al suo interno le competenze tecniche per la predisposizione di un progetto di qualità e per la ricerca dei necessari finanziamenti, ora e nel prossimo futuro disponibili per chi sarà in grado di avere un progetto all’altezza di bandi che premiano qualità e visione strategica.