Attualità
giovedì 10 dicembre 2020
Recovery Plan, Cecchini (Federalberghi-Confcommercio): "Ma l'Italia crede davvero nel turismo?"

di Confcommercio Fano
"Ma l’Italia crede davvero nel turismo?" è il duro commento di Luciano Cecchini, presidente di Federalberghi Pesaro e Urbino aderente Confcommercio appena letta la bozza del Recovery Plan, approvata da poco dal Consiglio dei Ministri, in cui al settore turistico sono destinati appena 3,1 miliardi di euro dei complessivi 196 previsti dal piano.
Al turismo, settore che vale più del 13% del Pil e che a parole viene definito strategico per lo sviluppo del Paese, viene dedicata scarsa attenzione, con una dotazione finanziaria esigua, per di più orientata quasi unicamente ai grandi attrattori turistico-culturali.
"È sinceramente scandaloso – continua Cecchini - come non si percepisca il valore aggiunto che questo settore potrebbe dare alla ripartenza del lavoro, dei territori e di tutto l’indotto.
A questo punto è evidente che di turismo si parla solo a vanvera da parte dei nostri politici quando si tratta di decantare le nostre bellezze, mentre allo stato pratico è lampante come lo sviluppo di questa economia non sia una priorità per il Paese e non interessi a nessuno e che presto saremo destinati a soccombere nelle competizioni internazionali.
Sarebbe bastato, ad esempio, prevedere – conclude il Presidente di Federalberghi provinciale - una linea d’intervento volta a sostenere la riqualificazione dell’intero sistema d’offerta turistica, scrivendo esplicitamente nel piano che le risorse destinate all’efficientamento dell’edilizia privata sono destinate anche alla riqualificazione degli immobili produttivi per far sì che il turismo diventi un moltiplicatore esponenziale di tantissime filiere in ogni segmento dell’economia".