Attualità
lunedì 12 maggio 2025
Pesaro ricorda i Tre Martiri della Resistenza, simbolo di libertà e coraggio

Una cerimonia intensa e partecipata ha rinnovato il ricordo dei Tre Martiri della Resistenza - Leone Balducci, Gino Barcelli e Sante Gagliardotto - giovani ventenni uccisi dai fascisti il 12 maggio 1944, dopo essere stati catturati a Isola del Piano e fatti sfilare per Pesaro per incutere terrore.
Il loro sacrificio è stato onorato nella piazzetta riqualificata di Campo di Marte, dove sorge il monumento a loro dedicato.
«Tre nomi che incarnano il coraggio, la dignità e l’amore per la libertà», ha dichiarato il sindaco Andrea Biancani durante il suo discorso.
«Ricordarli non è solo un atto dovuto, ma una scelta di civiltà - ha aggiunto - soprattutto oggi, in un contesto dove il linguaggio dell’odio e della negazione dei valori democratici torna ad affacciarsi. La Resistenza non è storia passata: è la radice viva della nostra Repubblica, dei nostri diritti, della Costituzione».
Il sindaco ha anche espresso profondo sdegno per gli insulti rivolti a Liliana Segre sui social, dopo la sua partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile a Pesaro: «Offendere Segre significa offendere tutte le vittime del nazifascismo. È un segnale grave, che ci richiama alla responsabilità di trasmettere la memoria alle nuove generazioni, affinché il passato diventi lezione per il presente».
Alla cerimonia hanno preso parte le classi quinte dell’Istituto G. Benelli di Pesaro, che - guidate da Anpi Pesaro Urbino e Anpi “Città di Pesaro” - hanno ripercorso il tragitto fatto dai tre partigiani prima dell’esecuzione. Matilde Della Fornace, presidente Anpi provinciale, ha ricordato l’importanza di tenere viva la memoria anche di figure femminili della Resistenza come Leda Antinori e Walkiria Terradura, simboli di una lotta condivisa da centinaia di donne e uomini spesso dimenticati.
Presente anche Giuseppe Paolini, sindaco di Isola del Piano e presidente della Provincia: «Bene perdonare, ma mai dimenticare. Chi ha affrontato la morte lo ha fatto per cambiare l’Italia, a costo della propria vita».
Paolini ha chiuso il suo intervento intonando “Bella Ciao”, omaggio ai valori della lotta partigiana.
A ribadire il valore della memoria per le nuove generazioni è stato anche Michele Chiarabilli, vicesindaco di Fossombrone: «Continuare a celebrare i Tre Martiri, la Resistenza e la Liberazione è fondamentale per custodire l’identità democratica del nostro Paese».
L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Pesaro in collaborazione con Anpi Pesaro Urbino e la Sezione Anpi “Città di Pesaro”.