Attualità
venerdì 04 luglio 2025
Pesaro, pronta la nuova scuola di via Rigoni: a settembre apre il Polo 0-6 anni di Soria

Pesaro si prepara ad accogliere una nuova eccellenza nel panorama dell’edilizia scolastica: a settembre 2025 aprirà il nuovo Polo 0-6 anni di via Rigoni.
Il sindaco Andrea Biancani, insieme agli assessori Riccardo Pozzi (Nuove Opere) e Camilla Murgia (Politiche educative), ha annunciato il completamento del cantiere in anticipo rispetto ai termini previsti dal PNRR, che fissavano la conclusione per la primavera 2026.
«Un cantiere modello – affermano Biancani, Pozzi e Murgia – che offrirà alla città una scuola sicura, bella e funzionale».
Nei prossimi giorni inizierà il trasloco degli arredi dalla scuola dell’infanzia Skarabokkio e dal nido Alberone, operazione che consentirà l’avvio delle attività scolastiche nel nuovo edificio a partire dal nuovo anno scolastico. Circa 135 i bambini accolti: 90 della Skarabokkio (3-6 anni) e 45 del nido Alberone (0-3 anni).
Il progetto è stato portato a termine in poco più di due anni dalla ditta Tagliabracci Costruzioni Srl, sotto la direzione dell’architetto Maurizio Severini (RUP) e dell’architetto Davide Geminiani (direttore lavori), con un investimento di oltre 3,7 milioni di euro.
Si tratta del secondo intervento di edilizia scolastica completato dall’amministrazione con fondi PNRR, dopo la mensa della scuola Pirandello.
Il nuovo Polo educativo si distingue per sostenibilità e innovazione.
Costruito in legno, è dotato di impianto fotovoltaico, cucina senza gas e altissimo rendimento energetico (nZEB). La forma architettonica assicura una distribuzione uniforme della luce naturale e ambienti dal comfort elevato, anche grazie alla scelta dei colori interni e all’impiego di materiali fonoassorbenti.
Ampio spazio anche per il gioco all’aperto, grazie all’integrazione con il playground Soria e ad aree coperte. Gli ingressi pedonali saranno tre, con parcheggi anche per residenti e persone con disabilità. Previsti inoltre spogliatoi funzionali per ogni sezione, spazi modulari e flessibili, ambienti di relazione e apprendimento informale.
«Un’opera al servizio del quartiere e dell’intera città», concludono sindaco e assessori, «pensata per il presente ma soprattutto per il futuro di Pesaro».