Attualità
mercoledì 28 maggio 2025
Over 65 iperconnessi: gli italiani tra i 65 e i 74 anni usano la tecnologia quanto i millennial

Nell’Italia che conta 121,6 milioni di schermi, il vero scatto in avanti lo fanno i senior.
Secondo il Primo Rapporto Auditel-Ipsos, presentato a Milano da Paolo Lugiato, direttore generale di Auditel, e da Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, gli italiani tra i 65 e i 74 anni sono ormai iperconnessi, multidevice e multipiattaforma: in molti casi utilizzano la tecnologia quanto, e in alcuni aspetti più, dei millennial.
Il rapporto, basato su 500.000 indirizzi mappati, 20.000 interviste familiari e 14.000 individuali, disegna un Paese dove la digitalizzazione è ormai capillare.
In Italia ci sono 43,9 milioni di televisori, di cui 23,1 milioni di Smart TV (in aumento del 131% in cinque anni) e ben 77,7 milioni di second screen tra smartphone, tablet e PC.
In media, ogni famiglia dispone di 4,8 dispositivi e il 93% ha accesso a Internet, anche se solo il 65% dispone di banda larga fissa.
Ma il dato più sorprendente riguarda proprio il segmento 65-74 anni, che emerge come protagonista inatteso del cambiamento.
In questa fascia, il 92% delle famiglie ha Internet, il 91% possiede uno smartphone, il 54% una smart TV, e ogni nucleo - formato mediamente da 1,5 componenti - dispone di 2,9 device.
Il 68% naviga ogni giorno e la fruizione di contenuti streaming è raddoppiata in cinque anni (26%), mentre quella on demand è triplicata (14%).
Questi dati rovesciano l’immagine dell’“anziano analogico”: i 65-74enni di oggi erano ancora attivi professionalmente e socialmente all’avvento delle principali piattaforme digitali - Facebook, YouTube, iPhone, Instagram e TV in streaming - e hanno continuato a integrarle nella propria quotidianità.
Un pubblico con capacità di spesa medio-alta, che rappresenta un target premium per broadcaster e inserzionisti pubblicitari.
Il quadro demografico conferma il trend: le famiglie composte solo da over 65 sono oggi 6,6 milioni, in crescita di 540.000 unità dal 2019, superando quelle con minori, che sono diminuite di 670.000 nello stesso periodo.
Oggi le prime rappresentano il 27% del totale, contro il 23% delle seconde.
Il messaggio del rapporto è chiaro: è tempo di superare gli stereotipi generazionali.
I 65-74enni non sono più utenti marginali del mondo digitale, ma attori centrali, capaci di sfruttare appieno tecnologie, contenuti e piattaforme.
E proprio per questo, sono destinati a diventare una fascia di pubblico chiave per chi lavora nel mondo dei media, della comunicazione e del marketing.