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martedì 29 aprile 2025

Ortopedia dell’ospedale di Urbino potenziata con tre nuove assunzioni

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Ortopedia dell’ospedale di Urbino potenziata con tre nuove assunzioni

Il reparto di Ortopedia dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Urbino si rafforza con l’ingresso di tre nuove unità. Un segnale concreto che conferma l’eccellenza del presidio, riconosciuto a livello nazionale per la tempestività negli interventi sulle fratture di femore, soprattutto nei pazienti over 65.

A certificarlo è il Programma Nazionale Esiti 2024, che rileva come nel 2023 il 93,24% dei 171 casi trattati sia stato operato entro le 48 ore dal ricovero, ben oltre lo standard previsto dalla Regione Marche (80%) e tra i risultati più alti in Italia. "Lavorare significa portare avanti obiettivi che rispondano ai bisogni di salute", ha dichiarato il direttore generale Ast Pu Alberto Carelli, sottolineando l’importanza della riorganizzazione della Murg per garantire continuità assistenziale, sicurezza e appropriatezza.

La tempestività dell’intervento, evidenzia Paolo Pirchio, direttore della Struttura di Ortopedia e Traumatologia, riduce significativamente il rischio di complicanze e mortalità. Nel 2023, infatti, la mortalità post-operatoria per frattura di femore nell’ospedale urbinate è stata dello 0,58%, contro una media nazionale del 5,02%. Un traguardo ottenuto grazie al costante aggiornamento delle tecniche chirurgiche, all’impegno del personale sanitario e alla collaborazione con i reparti di Anestesia, Cardiologia, Fisiatria e Medicina.

“Stiamo investendo in una sanità più efficiente e vicina ai cittadini”, ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. Le nuove assunzioni rientrano in un piano più ampio di rafforzamento del sistema sanitario regionale, sostenuto dal finanziamento di 150 borse di specializzazione annue per i medici.

Le fratture di femore, considerate tra le più gravi fratture da fragilità, rappresentano una crescente emergenza sanitaria nei Paesi sviluppati, con una mortalità a un anno che può raggiungere il 30% e una significativa perdita dell’autonomia funzionale nei pazienti anziani. Il potenziamento dell’organico a Urbino si inserisce in questa sfida, puntando su efficienza, tempestività e qualità delle cure.

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