Ordine Psicologi Marche, Marilungo: "Gli istituti scolastici si attivino presto per fornire assistenza psicologica a studenti, docenti e famiglie"

di Ordine Psicologi Marche

E’ stato appena siglato dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, il “Protocollo d’intesa per il supporto psicologico nelle istituzioni scolastiche”. L’obiettivo è quello di fornire assistenza psicologica a studenti, docenti, personale scolastico e famiglie, rispondendo ai traumi e disagi derivanti dall’emergenza COVID-19 e per prevenire l’insorgere di forme di disagio e malessere psico-fisico tra gli studenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. A fare il punto per la regione Marche, sono la presidente dell’OPM, Katia Marilungo e la consigliera referente per la Psicologia scolastica dell’OPM, Federica Guercio. Presidente Marilungo, che cosa devono fare le istituzioni scolastiche della nostra regione per attivare questa nuova opportunità? “Insieme alla Dottoressa Guercio, nella giornata di ieri, ci siamo confrontate direttamente con il Miur, che si è impegnato a dare diffusione del Protocollo di Intesa a tutti gli istituti scolastici della regione. Nel dettaglio, tutti gli istituti dovranno indire un bando per individuare gli psicologi che potranno attuare il servizio di assistenza psicologica. Per farlo, dovranno ovviamente essere seguiti i criteri presenti nel protocollo e potranno essere utilizzati i fondi già destinati alle scuole”. Sono dunque già stati destinati dei fondi per questo progetto? “Si, si tratta di 1600 euro ad istituto, che potranno essere investiti in salute psicologica entro il 31 dicembre 2020. Secondo quanto previsto, sarà fornito supporto psicologico in presenza e on-line, in base alle esigenze rilevate dai singoli istituti e anche per poter garantire in ogni modo la corretta attuazione delle norme anti-contagio. Chiediamo pertanto ai dirigenti scolastici la massima collaborazione, invitandoli ad individuare gli psicologi previsti nell’attuazione del protocollo”. Dottoressa Guercio, quanto è importante attuare questo protocollo per le scuole, soprattutto in questo periodo così difficile? “Il momento si preannuncia come molto critico e delicato. Non possiamo perdere l’occasione di supportare ragazzi, famiglie e docenti, anche svolgendo attività on-line. Ci siamo già espressi sulla inopportunità di chiudere le scuole: sia per i bambini che per gli adolescenti parte del benessere psicologico è vincolato alla possibilità di socializzare. Una esigenza, questa, evolutiva. Tuttavia se le misure dovessero divenire ancor più restrittive e prevedere nuove chiusure, come già accaduto per gli studenti delle scuole superiori marchigiane, in Dad al 100% a partire dal 3 novembre, i ragazzi non possono restare soli, così come genitori e docenti”. La DAD non è dunque sufficiente per gestire anche i bisogni psicologici di ragazzi ed insegnanti? “No, questa volta non basta, non basta garantire i devices per gestire le criticità psicologiche ed emotive che si presenteranno. E’ importante essere presenti, offrire spazi di condivisione, individuali, o di gruppo classe – ripeto - anche da remoto, per esprimere ciò che stiamo vivendo e dare un senso a ciò che sta accadendo. E’ importante ricordarsi delle situazioni più a rischio, dei ragazzi con bisogni educativi speciali, monitorare la dispersione scolastica. Gli interventi di supporto psicologico possibili sono molti, e andranno individuati con i dirigenti, calibrati sulle loro necessità. Sarà importante esserci per prevenire, ecco perché non possiamo perdere altro tempo. La nostra comunità professionale è pronta”.