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martedì 28 gennaio 2025

A New York sono iniziate le retate contro i migranti

A New York sono iniziate le retate contro i migranti

di ANSA 

Le prime retate contro i migranti a New York sono iniziate.

La segretaria agli interni Kristi Noem ha postato un video dalla Grande Mela nel quale ha annunciato l'arresto di un migrante accusato di vari reati, l'arresto sarebbe avvenuto nel Bronx. 

E nel frattempo il presidente Donald Trump ha chiesto ai repubblicani della Camera i fondi per completare la costruzione del muro con il Messico e intensificare gli sforzi per le espulsioni di migranti.

"Non vedo l'ora di lavorare con il Congresso su un provvedimento in grado di finanziare i nostri piani per ripristinare in modo totale e permanente la nostra sovranità al confine", ha detto Trump chiedendo il finanziamento per un "aumento record del personale di sicurezza" al confine e per tutte "le infrastrutture e barriere, incluso il completamento del muro". 

El Salvador negozia la deportazione di migranti da Paesi terzi 

Secondo quanto riferito da alcuni funzionari alla CBS News, il governo del presidente salvadoregno Nayib Bukele starebbe negoziando con l'amministrazione Trump un accordo che consentirebbe agli Stati Uniti di deportare nella nazione centroamericana gli immigrati provenienti da Paesi terzi, compresi sospetti membri della criminalità organizzata.

Grazie al programma 'Paese terzo sicuro', il governo degli Usa potrebbe trasferire a El Salvador persone giunte in territorio statunitense da altre nazioni, in modo che possano presentare domanda di asilo da lì.

L'accordo potrebbe essere concepito principalmente per consentire all'amministrazione del presidente Donald Trump di deportare i cittadini venezuelani, evitando così di scontrarsi con l'opposizione dell'amministrazione guidata da Nicolás Maduro a tali rimpatri.

Secondo CBS News, il piano prevede anche l'invio in El Salvador di presunti membri della banda criminale venezuelana 'Tren de Aragua', che Trump vuole dichiarare 'organizzazione terroristica' e che ha accusato di essere responsabile di crimini contro cittadini statunitensi durante la campagna elettorale del 2024. 

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