Attualità
sabato 14 dicembre 2024
Morte sul lavoro a Fano, CGIL: "L'ennesima di una lunga serie, va applicato il Testo Unico sulla sicurezza"

di CGIL Pesaro e Urbino
Ancora morti sul lavoro, questa volta in mare.
Ali Moncer aveva 51 anni, era di origini tunisine, è caduto in acqua al largo di Fano mentre stava lavorando su un peschereccio.
Questo è purtroppo solo l’ennesimo di una lunga serie di incidenti mortali di cui ogni giorno abbiamo notizia e il secondo infortunio mortale in provincia di Pesaro Urbino nel giro di pochi mesi.
Da anni denunciamo la mancata applicazione del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro (T.U. n. 81 del 2008) nel settore marittimo, dove resistono ancora norme ormai obsolete.
C’è bisogno di formazione sulla sicurezza in un mestiere tra i più pericolosi e faticosi al mondo e dove si riscontra una preoccupante difficoltà di effettuare i controlli da parte degli organi competenti.
Auspichiamo come CGIL di Pesaro e Urbino che il protocollo sottoscritto ieri in prefettura su salute e sicurezza migliori le condizioni di tanti e troppi lavoratori e lavoratrici della nostra provincia che ogni giorno escono di casa per andare al lavoro e rischiano di non farvi ritorno.
In attesa che gli organi competenti svolgano le indagini, esprimiamo come CGIL di Pesaro e Urbino le condoglianze e la nostra vicinanza ai famigliari della vittima, sperando che l’ennesima morte sul lavoro sia di spinta per un impegno comune nella tutela di tutto il mondo del lavoro e nel far crescere una cultura diffusa in materia di salute e sicurezza sul lavoro.