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giovedì 19 giugno 2025

Marche in ritardo sulla transizione energetica: raggiunto solo il 18% dell'obiettivo 2030

Marche in ritardo sulla transizione energetica: raggiunto solo il 18% dell'obiettivo 2030

Nelle Marche la transizione energetica stenta a decollare. 

A lanciare l’allarme è Legambiente Marche, che nel corso della prima edizione del Forum Energia tenutosi al Conference Center di Ancona, ha presentato un quadro preoccupante: ad oggi la Regione ha installato solo 425 megawatt (MW) di nuova potenza da fonti rinnovabili, pari al 18,1% dei 2.346 MW previsti entro il 2030 dal Decreto Aree Idonee.

Con il ritmo attuale di 100 MW all’anno, la regione raggiungerebbe il target solo nel 2049, accumulando oltre 13 anni di ritardo rispetto alla scadenza fissata a livello nazionale. 

Per rientrare nei tempi, da qui al 2030 sarà necessario triplicare gli sforzi, installando una media di 349,3 MW annui nei prossimi cinque anni e mezzo.

Durante il forum sono stati affrontati temi cruciali: dalla necessità di grandi impianti rinnovabili alla definizione delle aree idonee, dall’efficientamento energetico alla promozione delle comunità energetiche, vere leve per accelerare la transizione. 

Il presidente regionale Marco Ciarulli ha sottolineato che le Marche dispongono di tutte le condizioni per una svolta verde, ma che serve una pianificazione regionale chiara e condivisa: “È indispensabile identificare con urgenza le aree dove costruire nuovi impianti e attivare percorsi partecipativi con le comunità locali”.

Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i dati della campagna “C’è puzza di gas”, con un focus sulle infrastrutture del gas fossile: tra i 22 elementi monitorati in 10 siti regionali, uno a Jesi ha mostrato emissioni elevate, mentre altri tre hanno fatto registrare valori medi

Una fotografia che conferma l’urgenza di abbandonare progressivamente il gas per puntare in modo deciso sulle rinnovabili.

Il Forum Energia ha rappresentato un primo passo per mettere il tema al centro del dibattito pubblico e spingere istituzioni e stakeholder verso un cambiamento concreto e tempestivo.

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