Attualità
mercoledì 08 ottobre 2025
Marche, l'industria del cinema chiede continuità: “Serve un fondo stabile per far crescere il settore audiovisivo”
newsNegli ultimi tre anni le Marche hanno conquistato un ruolo centrale nell’industria cinematografica e audiovisiva italiana, grazie a un investimento senza precedenti di 16 milioni di euro provenienti dai fondi POR FESR 2021-2027.
Un sostegno che ha attratto grandi produzioni nazionali e internazionali, generato occupazione e acceso i riflettori su un nuovo modello di sviluppo culturale ed economico.
Il successo di serie come Balene, con Veronica Pivetti e Carla Signoris, girata tra Ancona e i borghi della provincia, testimonia la capacità della regione di diventare un set diffuso e riconoscibile.
Proprio per garantire continuità a questo processo, CNA Cinema e Audiovisivo Marche, insieme al Comitato Autori Cinema Marche e ad Agici, lancia un appello al presidente Francesco Acquaroli: serve un impegno strutturale e a lungo termine.
Le richieste principali riguardano un fondo annuale di 4 milioni di euro per le produzioni nazionali e internazionali, 600 mila euro per le imprese marchigiane e nuovi investimenti nella formazione, nello sviluppo tecnologico e nelle infrastrutture strategiche come un cineporto regionale.
Il settore chiede anche un fondo dedicato ai festival e una maggiore sinergia tra cultura, turismo e attività produttive, riconoscendo il cinema come industria e attrattore turistico capace di incidere sul PIL regionale.
Fondamentale, secondo la filiera, proseguire il lavoro avviato da Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission sotto la guida di Francesco Gesualdi e Andrea Agostini, rafforzandone l’organico e semplificando le procedure burocratiche.
Il cinema e l’audiovisivo, conclude l’appello, sono oggi un motore di sviluppo, promozione e identità per le Marche: “Trasformiamo questi primi tre anni in un patto stabile tra pubblico e privato per fare della nostra regione una vera Terra di Cinema”.