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lunedì 25 agosto 2025
Marche, infortuni sul lavoro in crescita: +1,42% nel primo semestre 2025. La Cisl: “Servono scelte coraggiose”
newsI dati Inail sugli infortuni nelle Marche relativi al primo semestre 2025 destano forte preoccupazione. Le denunce sono state 8473, in crescita rispetto alle 8375 dello stesso periodo 2024 (+1,42%), con una media di 42 casi al giorno. Ancora più allarmante l’aumento dei decessi: dieci morti sul lavoro contro i sette del 2024 (+42,9%), otto dei quali avvenuti direttamente nei luoghi di lavoro.
Il dato marchigiano si discosta dal quadro nazionale, dove si registra un calo delle denunce di infortunio ma un incremento dei decessi “in itinere”. Nella regione, invece, gli incidenti crescono quasi ovunque: +31 casi ad Ancona, +3 ad Ascoli Piceno, +77 a Macerata, +32 a Pesaro e Urbino. Fa eccezione Fermo, con 674 denunce contro le 719 del 2024, calo dovuto anche alla cassa integrazione nel comparto moda e calzature. In aumento anche gli infortuni in itinere, saliti a 1261 (+1,9%).
L’analisi evidenzia criticità per le donne (3018 denunce contro 2916, +3,5%), per i lavoratori under 30 (+3,7%) e soprattutto nella fascia 60-69 anni (+18,3%), a conferma della necessità di politiche di prevenzione mirate all’allungamento dell’età lavorativa. Il comparto industriale resta il più colpito, ma è la sanità a registrare l’aumento più significativo (+20,7%), seguita dalle costruzioni (+10,4%).
Le denunce di malattie professionali sono in calo (-1,6%), ma restano diffuse le patologie osteo-muscolari, seguite da disturbi neurologici e dell’orecchio. Diminuiscono i casi legati a tumori (da 37 a 25).
Per la Cisl Marche, rappresentata dal segretario Luca Talevi, i dati impongono una svolta: più ispettori, maggiore sorveglianza sanitaria, valorizzazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e piena applicazione della legge 76/2025 sulla partecipazione. Fondamentale, inoltre, investire nella formazione, a partire dalle scuole. “Solo attraverso un cantiere partecipativo – afferma Talevi – sarà possibile costruire accordi su qualità del lavoro, sicurezza e nuove tutele”.