Attualità
venerdì 26 gennaio 2024
Lunedì 29 gennaio alla biblioteca Bobbato la presentazione del libro "I ragazzi della terza tornitori"

di Ufficio Stampa CGIL Pesaro e Urbino
Una scuola di avviamento professionale, un gruppo di ragazzi e i venti di cambiamento degli anni Sessanta. Parte da qui il racconto di un percorso di presa di coscienza in cui le vicende dei singoli si intrecciano con la politica e anticipano le lotte che caratterizzeranno gli anni successivi.
Siamo a Rimini a metà degli anni Sessanta, ma la distanza con Parigi ed il maggio del ‘68 è minore di quanto si possa credere.
La speranza di una società più giusta e l’aspirazione all’uguaglianza possono partire anche da quelle che potrebbero sembrare piccole cose, come dalla richiesta di veder riconosciuto il proprio diploma e il proprio percorso di studi.
E’ questo il tema del libro I ragazzi della terza tornitori - L’aurora del Sessantotto di Oscar Mancini (ed. Liberetà) che sarà presentato lunedì 29 gennaio alla Biblioteca Bobbato di Pesaro (ore 17.00) alla presenza dell’autore, intervistato dal giornalista Luigi Benelli
Interverranno anche Lilli Gargamelli, segretaria provinciale Spi Cgil, Lorenzo Mazzoli della segreteria nazionale Spi Cgil e Pietro Gasperoni, ex segretario della Cgil Marche.
Nel suo libro Oscar Mancini si rivolge direttamente ai ragazzi di oggi, alle prese con una società in cui aumentano le diseguaglianze e diminuiscono le prospettive soprattutto per le giovani generazioni.
L’avviamento professionale era la scuola frequentata dai figli delle classi popolari dopo le elementari. Ci si arrivava per appartenenza sociale più che per merito o scelta personale.
Era una scuola triennale per diventare operai, senza ulteriori sbocchi, che ricalcava perfino negli orari l’organizzazione della fabbrica: quattro ore al mattino e quattro al pomeriggio. E alla fine del percorso nessun titolo giuridicamente riconosciuto.
Il libro di Mancini parla di un tema apparentemente lontano, ma in realtà molto attuale. Oggi si torna a parlare di “scuola-bottega”, “doppio canale”, istruzione al servizio delle esigenze del mondo produttivo e differenziazione crescente tra licei e percorsi tecnico-professionali. E più in generale, come ricorda il segretario generale nazionale del sindacato pensionati Cgil Ivan Pedretti nella prefazione del libro, le conquiste sociali degli anni Settanta sono messe continuamente in discussione e quel periodo è visto da molti come modello negativo. Gli studenti dell’avviamento professionale di Rimini rivendicavano il diritto allo studio per tutti, e hanno ancora molto da dire a tutti noi.