Attualità

venerdì 13 gennaio 2023

Ligurgo (Confesercenti): "I colpevoli degli aumenti dei carburanti non vanno certo cercati nei distributori"

Ligurgo (Confesercenti): "I colpevoli degli aumenti dei carburanti non vanno certo cercati nei distributori"

di Ufficio Stampa Confesercenti Pesaro e Urbino

“Sbaglia chi se la prende con i benzinai, sono proprio loro, insieme con i consumatori, gli ultimi da incolpare e le prime vittime di speculazioni che vanno ricercate a monte, non certamente in una stazione di servizio”. 

Così Alessandro Ligurgo direttore provinciale Confesercenti, interviene sulla questione del caro carburante a difesa degli operatori: “Ai benzinai – prosegue - va tutta la nostra solidarietà. Stanno applicando obtorto collo ciò che gli viene imposto dalle compagnie petrolifere, guadagnando una percentuale irrisoria, inferiore al 10% lordo su ogni litro di benzina erogato. A farla da padrone sono invece le accise dello Stato – oltre il 50% del prezzo del carburante - mentre un buon 27% va alle compagnie petrolifere. Questi numeri non sono neutri e dimostrano che l’operatore è l’ultima ruota del carro e che la campagna diffamatoria e irrispettosa nei confronti di chi fa soltanto il proprio lavoro per portare a casa uno stipendio appena dignitoso è inaccettabile. E’ evidente che al benzinaio restano soltanto le briciole di un tesoro che è altrove, regolato da speculazioni e da scelte politiche sulle quali non ha né potere, né responsabilità. Insomma, prendersela col benzinaio è assurdo come prendersela con l’infermiere che ti mette il gesso alla gamba rotta”.

Da Confesercenti anche la solidarietà ai consumatori: “Insieme con i benzinai, sono loro che, alla lettera, pagano il prezzo più caro: mettere in un giorno venti euro di benzina per andare a lavorare e guadagnarne quaranta è insostenibile e la rabbia è più che giustificata. Lo sciopero intentato dai distributori per il 25 e il 26 gennaio va proprio nella direzione di porre un freno a questa escalation di aumenti – conclude Ligurgo - e, per questo motivo, dovrebbe unire operatori e consumatori. Si tratta, infatti, di perseguire un obbiettivo comune e di una battaglia che, invece di metterci gli uni contro gli altri, dovrebbe vederci alleati”.

 

Condividi

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

Primo utilizza Cookie di terze parti per personalizzare gli annunci pubblicitari e analizzare il traffico in ingresso. Fornisce informazioni ai Partner sul modo in cui utilizzi il sito, i quali potrebbero utilizzarle secondo quanto previsto delle proprie norme. Per saperne di più o negare il consento a tutti o alcuni cookie clicca su Maggiori Info. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione acconsenti all’uso dei Cookie da parte dei servizi citati nell'Informativa Estesa.

Maggiori Info