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martedì 14 maggio 2024

L'Ente Olivieri di Pesaro al padiglione Marche del Salone Internazionale del Libro di Torino

L'Ente Olivieri di Pesaro al padiglione Marche del Salone Internazionale del Libro di Torino

di Ufficio Stampa Ente Olivieri

Le suggestioni dei “viaggiatori visionari” del Liceo Artistico Mengaroni e la colta arte dell’Abate Giovanni Andrea Lazzarini hanno incantato il pubblico del Padiglione Marche al XXXVI Salone Internazionale del Libro di Torino: domenica 12 maggio alle 18.00 la direttrice dell’Ente Olivieri Brunella Paolini e Anna Cerboni Baiardi docente dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo hanno presentato “In Città Visibili con i viaggiatori visionari del Liceo Artistico Mengaroni” (Fondazione Ente Olivieri) e “L’abate Giovanni Andrea Lazzarini (1710-1801): Teoria e Pratica di un “pittor letterato” (Ed. Il lavoro editoriale).

Il primo libro è frutto di un progetto nato dalla sinergia tra Ente Olivieri e Liceo Artistico Mengaroni: gli studenti della sezione grafica hanno celebrato il centenario della nascita di Italo Calvino calandosi nei panni esploratori visionari, narrando e rendendo concreta la propria “città invisibile”, un luogo che riflettesse il loro io e il loro immaginario più intimo, in una serie di brevi descrizioni e opere artistiche esposte fino allo scorso Marzo nelle Sale della Biblioteca Oliveriana; la seconda opera nasce da un meticoloso lavoro di Anna Cerboni Baiardi, professoressa associata di Museologia e Critica Artistica e del Restauro presso l’Università di Urbino, che dà voce all’intensa e feconda opera del pittore, architetto, trattatista e poeta pesarese, grande educatore e animatore culturale della città, particolarmente stimato da Annibale Degli Abbati Olivieri e da Giovan Battista Passeri, che lo avevano spinto a studiare “l’antico e la pittura di tutti i tempi” a Roma.

L’intervento al Salone del Libro 2024 è stata anche l’occasione per raccontare la prolifica attività culturale della Fondazione Ente Olivieri e la sua mission, custodita nelle volontà testamentarie del fondatore Annibale Degli Abbati Olivieri, che nel donare il suo patrimonio documentario e le sue collezioni archeologiche alla città di Pesaro, scrisse “Dove regna oziosità, ed ignoranza, non vi può essere buon costume. Vorrei dunque che l’entrata che si ricaverà dai miei beni servisse a rendere i miei Cittadini culti, ed operosi”. Una concezione della cultura strettamente legata alla volontà di mettersi in gioco, tramandare e divulgare conoscenze in maniera fattiva e alacre, che contraddistingue l’operato dell’Ente Olivieri, impegnato a organizzare eventi e manifestazioni che coinvolgono un’ampia platea di pubblico, con focus speciale sui più giovani, finalizzati a far conoscere il suo immenso patrimonio documentario e archeologico.

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