Attualità
domenica 05 luglio 2020
L'economia di Urbino senza studenti e turisti è sotto del 70-80%, la Lega al fianco di Confcommercio

di Lega Urbino
La Lega Urbino, considerata la gravissima situazione economica che si è venuta a creare in seguito al Covid-19, tragedia che ha colpito l'intero Paese, si è resa sensibile alle richieste degli esercenti del centro storico di Urbino i quali stanno subendo le conseguenze di una crisi già in atto prima e che ora, dopo mesi di chiusura, si fa sentire ancora più forte.
"Gli obiettivi fondamentali per una rapida ripresa dell'economia della città - dice il segretario della Confcommercio di Pesaro e Urbino, il dott. Egidio Cecchini- sono da ricercare principalmente nella riapertura decisiva della Ztl, in quanto senza studenti né turismo la città è sotto del 70-80%.
In particolare, l'economia della nostra città si basa fondamentalmente su due fattori determinanti: la scuola e l'università da una parte e il turismo dall'altra.
Ho molto gradito - prosegue Cecchini - la posizione del Rettore Vilberto Stocchi, il quale ha dichiarato che a partire dal mese di settembre le lezioni universitarie riprenderanno a svolgersi " in presenza", tuttavia questo fatto deve essere comunicato sia agli studenti che alle famiglie, al fine di evitare un danno grave che potrebbe verificarsi nel corso dei prossimi anni in Urbino.
Per quanto riguarda invece il turismo, si tratta di un settore che richiede una strategia immediata che dovrà rimanere valida anche negli anni a venire.
Molto bene la riapertura dei due Oratori (quello di S. Giuseppe e quello di S. Giovanni Battista), della Casa di Raffaello e del Palazzo Ducale: in particolare, questi ultimi due non devono essere elementi a se stanti bensì parte integrante della città, con il rischio, se ciò non accadesse, di un ritorno alla vecchia burocrazia.
Inoltre, l'Amministrazione comunale deve rispondere alle esigenze dei turisti: occorre una forte strategia di comunicazione ed organizzazione della città, città che deve trovarsi pronta ed avere una propria identità. Queste sono questioni lasciate in sospeso da troppo tempo. Ben vengano quindi iniziative e mostre che la promuovano.
Occorre poi che l'Ufficio informazioni abbia una collocazione non nel centro storico bensì nei punti strategici di arrivo dei turisti. Di conseguenza sono necessari investimenti e marketing in questo settore ma anche contributi a livello nazionale, mentre a livello locale è d' obbligo uno sgravio fiscale. In caso contrario, il rischio sarebbe quello che molte attività non riescano più a sollevarsi dalla disastrosa situazione economica in cui si trovano attualmente e che si trovino costrette a chiudere.
Il messaggio finale è quello di creare una forte coesione tra operatori e Amministrazione comunale affinché costituiscano un tutt'uno e lavorino insieme nell'interesse comune della città".