Attualità
domenica 08 marzo 2020
Lavoro femminile e sicurezza, binomio ancora troppo fragile
newsdi Ufficio Stampa Anmil Pesaro e Urbino
In un anno sono aumentate del 3% nelle Marche le denunce di infortunio sul lavoro “in rosa” che hanno coinvolto donne lavoratrici: secondo lo studio ANMIL su dati INAIL, fra il 2018 e il 2019 gli infortuni denunciati sono passati da 6.378 a 6.572, ben sei volte in più rispetto al dato femminile nazionale (+0,5% fra il 2018 e il 2019).
In generale gli infortuni al femminile rappresentano circa un terzo del totale delle denunce relative a incidenti sul lavoro e per quanto attiene la nostra provincia, fra donne e uomini, il 2019 ha registrato 4.560 infortuni, ben 69 in più rispetto all’anno precedente (+1,5%), oltre a 4 incidenti mortali, uno in meno del 2018.
«I dati ci consegnano purtroppo un quadro a tinte assai fosche – commenta il Presidente ANMIL Pesaro e Urbino Fausto Luzi (in foto il Consiglio ANMIL PU) – e la ricorrenza dell’8 marzo è un momento importante per ricordare tutti i lavoratori, ma in particolare il ruolo fondamentale che le donne lavoratrici, nella maggior parte dei casi anche mamme e mogli, svolgono nell’attuale mondo del lavoro, purtroppo assai complesso e fragile. Un impegno pieno che, troppo spesso, vede il sacrificio di donne, vittime di infortuni sul lavoro di varia gravità e di malattie professionali». Un male subdolo, quest’ultimo, conseguenza di una reiterata e prolungata esposizione ai rischi più disparati: nelle Marche, nel 2019, i casi sono stati 6.077 (4.196 uomini e 1.881 donne, +0,6% rispetto al 2018), mentre nella provincia pesarese, tra lavoratori e lavoratrici, l’anno appena trascorso ha visto 1.588 casi di malattie professionali, 62 in più rispetto al 2018 (+4,1%). Sul versante femminile, invece, le denunce di malattie professionali nelle Marche sono passate dalle 1.914 del 2018 alle 1.900 del 2019 (-0,7%). «Un’emergenza forse meno percepita rispetto agli infortuni, ma per nulla da sottovalutare – argomenta Luzi -. Le statistiche indicano incidenze maggiori sugli apparati respiratorio, osteomuscolare e malattie a carico del tessuto connettivo. A questo proposito, nel pieno dell’emergenza collegata al Coronavirus COVID19, voglio esprimere un sentito e profondo ringraziamento a tutti i lavoratori, donne e uomini, che si prodigano da settimane, a tutti i livelli e rischiando spesso in prima persona per fronteggiare l’escalation di contagi».
In tema di prevenzione, sicurezza e tutela delle migliaia di associati ANMIL, anche qualificato Patronato e Centro Assistenza Fiscale, prosegue incessante sul territorio l’impegno di sensibilizzazione e testimonianza: dalle scuole ai luoghi di lavoro fino al costante confronto con le Istituzioni. Un impegno che, il prossimo 11 ottobre, sarà testimoniato nel corso della 70^ Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro ANMIL, in programma quest’anno nella sua articolazione provinciale nel Comune di Terre Roveresche.