Attualità
giovedì 27 agosto 2020
L'attualità dell'ingiustizia: l'incontro con Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo a Vallefoglia
newsdi Ufficio Stampa
Martedì 25 agosto Vallefoglia ha accolto e applaudito Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo nell'iniziativa organizzata dai Giovani Democratici locali. Nella cornice del circolo di Bottega, alla presenza di un pubblico molto numeroso e appassionato, Ilaria e Fabio hanno ripercorso la lunga vicenda giudiziaria legata alla morte di Stefano Cucchi che, dopo oltre dieci anni, è giunta ad una parziale conclusione con la condanna per omicidio preterintenzionale dei carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, ma che è lontana dall’essersi chiusa dopo che il GUP del tribunale di Roma, nel luglio dello scorso anno, ha disposto il rinvio a giudizio di otto carabinieri accusati di depistaggio.
Ilaria Cucchi, la cui grande tenacia e determinazione hanno permesso che il caso acquistasse una rilevanza nazionale e colpisse l’opinione pubblica, ha ricordato le difficoltà iniziali, la progressiva consapevolezza di doversi scontrare con uno Stato che fatica a processarsi, le udienze infinite e la perversa attenzione degli inquirenti su Stefano, piuttosto che sulle responsabilità delle forze dell’ordine.
Fabio Anselmo, avvocato della famiglia Cucchi e poi compagno di Ilaria, ha inoltre ampliato lo sguardo d’indagine, proponendo una riflessione sia sulle degenerazioni correntizie di cui soffre la nostra magistratura (il caso Palamara è esemplare al riguardo) sia sullo spirito di corpo e sul senso di impunità che pervadono le forze di polizia: un tema, quello delle cosiddette “mele marce”, ritornato drammaticamente alla ribalta dopo i fatti della caserma Levante di Piacenza.
All’incontro, in qualità di rappresentante di Amnesty Pesaro, ha partecipato anche Marco Vitali, che ha ricordato l’importanza di educare contro i discorsi d’odio sul web e rilanciato la campagna di Amnesty Italia per esporre un codice identificativo sui caschi dei funzionari di polizia impegnati in operazioni di ordine pubblico.
Foto: Luca Gorini