Attualità
venerdì 28 novembre 2025
L'artigianato in prima linea contro l'inattività giovanile: CNA in audizione alla Camera
newsL’Italia conta oggi 1,4 milioni di giovani tra i 25 e i 34 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione. Un dato che rappresenta il 23,4% di questa fascia di popolazione, contro una media europea del 13,9%, e che coinvolge anche molti laureati.
Numeri che CNA ha portato all’attenzione delle Commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera, nel corso dell’audizione dedicata alla proposta di legge per l’istituzione di una Giornata nazionale contro l’inattività giovanile.
Secondo CNA, il Paese ha bisogno non solo di nuove opportunità occupazionali, ma soprattutto di ridurre il divario tra competenze richieste e competenze possedute dai giovani, uno dei principali ostacoli nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Nonostante un mercato del lavoro in miglioramento – con un aumento dell’occupazione giovanile del 7,9% tra il 2021 e il 2025 e un calo dei Neet al 12,4% nel secondo trimestre 2025 – l’Italia rimane tra gli Stati europei più critici. Il Mezzogiorno, in particolare, registra valori che superano il 19%, con picchi del 26,2% in Calabria.
La strategia indicata da CNA e Confartigianato si concentra su un investimento strutturato nelle competenze. L’associazione chiede di rafforzare l’orientamento scolastico, rilanciare i percorsi tecnici e professionali, potenziare l’alternanza scuola-lavoro e restituire centralità all’apprendistato, ritenuto lo strumento più efficace per l’ingresso qualificato nel mondo del lavoro.
Le imprese artigiane oggi rappresentano un modello virtuoso, con una quota di apprendisti pari al 10,9% delle assunzioni, quasi il doppio della media nazionale.
Per questo motivo CNA sostiene il ripristino della decontribuzione totale nei primi tre anni di apprendistato nelle microimprese e l’introduzione di incentivi stabili per il tutoraggio interno.
Le Confederazioni propongono inoltre tre direttrici operative: l’istituzione di un tavolo ministeriale permanente sul fenomeno dell’inattività giovanile, una campagna nazionale per far conoscere ai giovani le opportunità offerte dall’impresa artigiana e l’impegno a creare lavoro di qualità, mostrando come l’artigianato possa offrire percorsi professionali solidi, autonomia e tutele attraverso il sistema contrattuale del settore.
CNA sottolinea che l’impresa artigiana è un luogo di apprendimento reale, dove competenze tecniche, innovazione, responsabilità e creatività si intrecciano quotidianamente.
Per questo la Confederazione chiede di essere coinvolta nella governance prevista dalla proposta di legge, affinché le politiche formative e occupazionali rispecchino le esigenze reali del sistema produttivo.
Contrastare l’inattività giovanile significa costruire un modello basato sulla collaborazione tra scuola e impresa, su politiche attive coerenti e sulla valorizzazione del talento.
L’artigianato, conclude CNA, è pronto a fare la sua parte.