Attualità

lunedì 22 luglio 2019

La storia della Pastasciutta Antifascista, un gesto di condivisione diventato simbolo di lotta

La storia della Pastasciutta Antifascista, un gesto di condivisione diventato simbolo di lotta

E’ stata chiamata “Pastasciutta antifascista l’iniziativa di giovedì 25 luglio, alle ore 20.30, nella cooperativa “Tre Ponti” di Fano (via Chiaruccia), organizzata dall’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) di Pesaro e Urbino insieme alle sue 8 sezioni (“Leda Antinori” di Fano, “XXV Marzo” di Cantiano, “Città di Pesaro”, “Gabicce Mare, Gradara, Tavullia”, “Montefeltro”, “Urbino”, “Valcesano”, “Valmetauro”), con i patrocini della Provincia di Pesaro e Urbino e dei Comuni di Fano (assessorato alla Memoria) e Urbino, la collaborazione del Comune di Pesaro (presidenza del Consiglio comunale) ed il sostegno di Cgil, Cgil - Spi, Coop Alleanza 3.0 e UnipolSai.

Un appuntamento con la memoria e la Resistenza in ricordo di quanto avvenne il 25 luglio del 1943. “Quel giorno, alla notizia che il duce era stato sfiduciato e quindi deposto dalla guida del governo – spiega Paolo Pagnoni, presidente pro tempore Anpi provinciale e presidente sezione ‘Leda Antinori’ di Fano - ci fu grande festa a casa Cervi, come in tutto il paese. In realtà si trattò solo dell’apparente caduta del fascismo, visto che la liberazione avverrà 20 mesi dopo, a costo di molte sofferenze. Ma quel 25 luglio la famiglia Cervi, che successivamente perse 7 figli nella guerra di liberazione, chiamò a raccolta tutte le donne del paese per cucinare la pastasciutta da portare in piazza ed offrire a tutta la città. Come già proposto dall’Istituto Cervi 20 anni fa, vogliamo ripartire dallo storico episodio della pastasciutta di Campegine (Reggio Emilia) per ricordare una data simbolica della nostra storia e rivivere la partecipazione popolare e spontanea ad uno degli appuntamenti più significativi che precedettero l’inizio della Resistenza partigiana”. 

La serata, ad ingresso libero (un contributo di 10 euro è previsto solo per quanti desiderano partecipare alla cena a base di tagliatelle, salsicce alla griglia, insalata, vino, acqua minerale e caffè) prevede la presentazione, da parte di Adelmo Cervi (figlio di Aldo, uno dei 7 fratelli uccisi dai fascisti), del libro scritto con Giovanni Zucca dal titolo “Io che conosco il tuo cuore – Storia di un padre partigiano raccontata da un figlio” (Piemme), con letture di Lucia Ferrati, esibizione del gruppo di musica popolare e folk “Sambene” e collegamento video con l’istituto “Alcide Cervi”. 

Info e prenotazioni per la cena: cell. 328.1313311 – 348. 9328981

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