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sabato 22 novembre 2025

La rete che regge: il nuovo Report Caritas svela fragilità, bisogni e interventi del 2024

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La rete che regge: il nuovo Report Caritas svela fragilità, bisogni e interventi del 2024

Il tema della “rete” attraversa l’intero Report Caritas 2024 e diventa la chiave per leggere fragilità, vulnerabilità e bisogni emergenti nel territorio pesarese. 

Le conseguenze delle crisi recenti, sommate alle povertà economiche, abitative e relazionali, hanno accentuato solitudini e mancanza di sostegni formali e informali, rendendo essenziale il ruolo delle alleanze territoriali.

Caritas ribadisce la necessità di superare approcci individuali per valorizzare la collaborazione tra istituzioni e associazioni, puntando alla coesione sociale e a una presa in carico condivisa. 

L’ascolto, unito alla conoscenza del contesto sociale, permette di trasformare la fragilità in opportunità di cambiamento e immaginare un futuro migliore anche per chi attraversa le maggiori difficoltà.

Nel 2024 i 29 Centri di Ascolto dell’Arcidiocesi di Pesaro hanno incontrato 1.664 persone, il 55% delle quali di nazionalità straniera proveniente da 60 Paesi diversi. 

L’età media sale a 50,6 anni, con una forte presenza di adulti italiani over 45 e di persone straniere più giovani. 

Considerando i nuclei familiari, la Caritas ha raggiunto complessivamente 3.972 persone, di cui un terzo minorenni, confermando l’aumento della povertà infantile.

Sul fronte abitativo emergono criticità rilevanti: circa il 90% degli utenti vive condizioni di precarietà, mentre il 44% rischia l’esclusione abitativa. Il quadro restituisce una vulnerabilità crescente, aggravata dalla presenza di nuclei fragili e dalla persistenza di forme strutturali di precarietà.

L’analisi dei bisogni evidenzia un aumento della complessità: i casi con un solo bisogno diminuiscono (dal 58% al 51% tra 2022 e 2024), mentre crescono le situazioni che presentano più fragilità simultaneamente. 

Le richieste riguardano soprattutto problematiche economiche (33%), abitative (21%) e lavorative (20%), che insieme coprono il 75% delle segnalazioni, seguite da bisogni legati a salute, famiglia, giustizia, migrazione e dipendenze.

Nel 2024 i Centri di Ascolto hanno realizzato 15.869 interventi, il numero più alto degli ultimi sei anni. Prevalgono i pacchi viveri (10.155), pari all’86% degli interventi materiali. Centrale rimane l’ascolto, con una crescita dei colloqui parrocchiali e degli ingressi rispetto al Centro diocesano.

In forte aumento anche le attività sanitarie: 978 interventi sostenuti dal Centro di Ascolto per la Salute e dal progetto Gerico, che segue 70 persone con fragilità psichiche. 

Rafforzati i servizi legati all’immigrazione e le consulenze, che nel 2024 raggiungono quota 405, quasi il doppio rispetto all’anno precedente.

Sul fronte alloggiativo, sono state garantite 1.060 notti di accoglienza, grazie anche all’apertura di nuove strutture e alla stabilizzazione dei percorsi di autonomia, come quelli delle case Tabanelli, Fra’ Arduino e Don Giorgio. 

La mensa diocesana ha erogato 16.406 pasti, sostenuta dal progetto “Un posto per tutti”.

Il Report 2024 restituisce un sistema di interventi sempre più articolato e integrato, capace di rispondere a bisogni complessi con percorsi personalizzati di inclusione sociale, rafforzando quella rete che, come recita il titolo del documento, “non si squarcia”.

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

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