Attualità
martedì 03 giugno 2025
La pesca tra sfide e speranze: Coldiretti al BrodettoFest di Fano

Un comparto che lotta per restare a galla ma che, con visione e strumenti adeguati, può tornare a navigare in acque più tranquille.
È questo il messaggio emerso dal talk show “La pesca nelle Marche: Tradizione, Innovazione, Sostenibilità”, promosso da Coldiretti Marche e Coldiretti Pesaro Urbino nell’ambito del BrodettoFest 2025.
L’incontro, ospitato lunedì 2 giugno al Palco Cavea del Brodetto&Wine, ha visto protagonisti istituzioni, esperti e rappresentanti del settore per riflettere sul ruolo strategico della pesca nell’economia e nell’ecosistema regionale.
Ad aprire il confronto, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Mirco Carloni, che ha denunciato gli effetti di decenni di politiche europee ritenute “miopi”: «Per anni si sono finanziate le demolizioni dei pescherecci invece che investire sul rilancio. È ora di cambiare rotta».
Carloni ha elogiato il nuovo approccio del Governo italiano, che ha introdotto il concetto di “agricoltori del mare” e ha esteso alla pesca i benefici del Fondo di solidarietà nazionale, equiparandola così all’agricoltura in termini di sostegno e sviluppo.
Accanto a lui, Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, ha rilanciato l’idea di una filiera ittica trasparente e certificata: «Sul modello agricolo nasce l'iniziativa "Firmato dai pescatori italiani", per valorizzare il nostro pescato e garantire tracciabilità al consumatore».
Dal fronte tecnico, Tonino Giardini, responsabile pesca di Coldiretti Marche, ha posto l’accento sulle difficoltà strutturali del settore: dalla necessità di ammortizzatori sociali alla revisione del fermo pesca, reso ormai obsoleto dai cambiamenti climatici che alterano i cicli vitali delle specie ittiche, in particolare del pesce azzurro.
«Le temperature in aumento sono una minaccia concreta per l’equilibrio del nostro mare», ha avvertito.
A dare un segnale positivo è arrivata la notizia della moratoria sulla riduzione dello sforzo di pesca per il 2025, ottenuta da Italia, Francia e Spagna, che eviterà nuove restrizioni alla flotta nazionale.
Ma il futuro della pesca passa anche dal ricambio generazionale.
Giacomo Candi, esperto del settore pesca della Regione Marche, ha annunciato un bando da un milione di euro a favore della piccola pesca, mentre Carloni ha invitato i giovani ad abbracciare questo mestiere: «Abbiamo aperto anche alla pesca l’accesso al Fondo Innovazione Ismea, con 250 milioni di euro disponibili entro il 2025».
Un confronto, quello del BrodettoFest, che ha messo al centro le potenzialità e le criticità di un settore che vuole tornare protagonista, con uno sguardo al futuro senza dimenticare le sue radici.