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martedì 30 novembre 2021

L'8 dicembre sarà la «Giornata regionale per il diritto al divertimento in sicurezza», in memoria della tragedia di Corinaldo

L'8 dicembre sarà la «Giornata regionale per il diritto al divertimento in sicurezza», in memoria della tragedia di Corinaldo

di Ufficio Stampa

Informare e sensibilizzare l’intera comunità, con particolare attenzione ai giovani, sulle tematiche della sicurezza e della legalità. E’ con questo obiettivo che lo scorso agosto il Consiglio regionale ha approvato con voto unanime la proposta di legge per l’istituzione della “Giornata regionale per il diritto al divertimento in sicurezza”, da celebrare ogni anno l’8 dicembre. Data scelta non a caso, ma con lo sguardo rivolto a quanto accaduto nel 2018 nella discoteca di Corinaldo,  dove morirono cinque adolescenti e una giovane mamma.

“Alle istituzioni  - sottolinea il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini – spetta il compito di vigilare costantemente affinchè queste tragedie non abbiano più a verificarsi. Il ricordo ci guidi nelle scelte da compiere e nei progetti da realizzare per garantire ai nostri ragazzi, sempre nel pieno rispetto delle regole, il diritto ad un divertimento sicuro e responsabile. Promuoveremo e sosterremo tutte quelle iniziative che vanno in questa direzione”.

E proprio sui progetti da mettere in campo o su quelli già attivati in questi mesi si sofferma l’assessore regionale alle Politiche giovanili, Giorgia Latini.

“La Regione Marche – evidenzia – sta promuovendo interventi dedicati ai giovani dal forte valore educativo e sociale. Un esempio è ‘Affare fatica’, la cui seconda edizione si è da poco conclusa, che ha visto tanti ragazzi impegnati nella riqualificazione degli spazi pubblici. Il nostro obiettivo è incentivare forme di aggregazione e divertimento sani, accompagnando le giovani generazioni nel loro cammino di crescita consapevole”.   

Le manifestazioni per la giornata dell’8 dicembre  si snoderanno da Fano e Senigallia attraverso il coinvolgimento di Consiglio, Regione Marche, enti locali, Cogeu (Comitato Genitori Unitario),   Amat ed altre realtà del territorio. Significativo anche l’apporto dell’Università Politecnica delle Marche,  che ha previsto la consegna di premi di laurea dedicati alle  vittime della discoteca, e dell’Università di Urbino con un ulteriore premio di laurea e un rapporto costante  attivato sul piano della comunicazione.

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