Attualità
giovedì 04 settembre 2025
Infortuni sul lavoro nelle Marche: aumentano le morti nel 2025 nonostante il calo delle denunce
newsNei primi sette mesi del 2025 nelle Marche sono state registrate 10.035 denunce di infortunio sul lavoro, con una lieve flessione rispetto allo stesso periodo del 2024 (-0,2%).
Tuttavia, a preoccupare maggiormente è l’incremento degli incidenti mortali, passati da 9 nel 2024 a 16 nel 2025 (+77,8%). Di queste vittime, 11 sono decedute durante l’attività lavorativa e 5 in itinere.
Le province più colpite risultano Ancona (6 morti), Ascoli Piceno e Fermo (3), Macerata e Pesaro Urbino (2).
Le fasce d’età più a rischio sono quelle tra i 50 e i 59 anni, con un aumento significativo anche tra i lavoratori dai 60 ai 74 anni (+12,3%), a conferma dei rischi legati all’allungamento della vita lavorativa.
Per quanto riguarda gli infortuni non mortali, la distribuzione territoriale mostra: 3.407 casi ad Ancona, 2.418 a Pesaro Urbino, 2.128 a Macerata, 1.301 ad Ascoli Piceno e 781 a Fermo.
Crescono le denunce tra le donne (+1,3%) e tra i lavoratori extra UE (+19%). I comparti più colpiti restano costruzioni, sanità, gomma-plastica, pubblica amministrazione e istruzione.
Le malattie professionali registrano invece un leggero calo, da 4.934 a 4.832 denunce, per lo più tra uomini (71,6%) e lavoratori italiani (88,8%).
Le patologie più frequenti restano quelle osteo-muscolari, seguite dai disturbi del sistema nervoso e dell’orecchio, mentre sono in calo le segnalazioni per tumori (da 43 a 31).
“Sono numeri che raccontano vite spezzate, non semplici statistiche. La sicurezza sul lavoro non può essere un optional né una voce di bilancio da comprimere. Servono investimenti in prevenzione, formazione e cultura della sicurezza, perché nessuno debba più morire lavorando”, dichiara Guido Bianchini, past president Cocopro Inail di Ascoli Piceno.