Attualità
venerdì 25 ottobre 2019
Il sindaco Ricci riparte col ciclo di incontri con i cittadini: "Pesaresi, invitatemi"

«Un sindaco in famiglia», «Sindaco che barba», «Sindaco diamoci un taglio», «Bla bla sindaco», «A spasso col sindaco», «A smaltire col sindaco». A pochi mesi dalle elezioni Matteo Ricci rilancia il campionario di format collaudati per «continuare a innovare la partecipazione». Confermando «modi di stare in mezzo alla gente che mi hanno consentito di parlare con un gran numero di persone. Coinvolgendone altre migliaia attraverso i social». Ogni iniziativa, del resto, andrà come di consueto in diretta facebook. «Teniamo insieme due livelli - sottolinea Ricci, affiancato dal collaboratore Massimiliano Santini -. La partecipazione calda, dove le persone si guardano in faccia e discutono della città. E quella social, che allarga la condivisione. Ogni cena che ho fatto ha avuto dalle 7mila alle 10mila visualizzazioni». Del resto, «mi infastidisce chi parla di partecipazione e poi parla sempre con la stessa gente. Bisogna innovare, cambiare la politica e rischiare. Ci credo e sarà una caratteristica del mio mandato. Molti pensavano che fossero cose estemporanee, legate alle elezioni. Invece le struttureremo». Si partirà da novembre: il sindaco andrà avanti, ogni mese, con una cena nelle case dei pesaresi («non mi presenterò a mani vuote, porterò ogni volta qualche prodotto enogastronomico del territorio») e un taglio di capelli o di barba nelle boutique. Non mancheranno i passaggi agli universitari diretti a Ancona, Bologna e Urbino, che discuteranno dei nodi della città con Ricci alla guida. In primavera si aggiungeranno alla lista le camminate nei quartieri, «che hanno avuto una media di 200 persone a iniziativa». Dopo le feste natalizie, infine, l’appuntamento con la ginnastica «per smaltire» tra centro storico e mare. «Pesaresi, invitatemi», dice Ricci. Chi volesse farlo può scrivere a sindaco@comune.pesaro.pu.it oppure sui social di Ricci. «Abbiamo scelto luoghi e occasioni di relazione e discussione, dove si formano le opinioni». Commenta Carlo Rossetti, ideatore del canale Coccole Sonore: «Dovrebbe diventare un format nazionale da esportare. Insegna un modo diverso di parlare dei problemi, avvicinando l’istituzione al cittadino. C’è tanta educazione civica, al di là del colore politico».