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mercoledì 17 febbraio 2021

«Il distretto biologico unico è un'opportunità anche per le piccole imprese», dice la Coldiretti Pesaro Urbino

«Il distretto biologico unico è un'opportunità anche per le piccole imprese», dice la Coldiretti Pesaro Urbino

di Ufficio Stampa / Marco Catalani

“Il Distretto unico del biologico marchigiano può essere un valore aggiunto capace di essere inclusivo di tutte le realtà, anche quelle più piccole, e dare forza al brand Marche”.

Sono queste le parole con le quali il presidente di Coldiretti Pesaro Urbino, Tommaso Di Sante, ha commentato la conferenza stampa del vicepresidente regionale Mirco Carloni che ha presentato oggi i nuovi criteri per il riconoscimento dei Distretti del cibo annunciando un sistema unico per il biologico, chiamato a valorizzare al massimo questo comparto che caratterizza la nostra regione, ai vertici italiani per incidenza sulle superfici agricole. “Il tema – prosegue Di Sante – è strettamente legato alla valorizzazione delle produzioni e, quindi, delle imprese agricole.

Nelle Marche abbiamo una gran diffusione di piccole e medie imprese  che spesso lavorano in biologico ma poi non hanno la struttura per provvedere alla trasformazione. Il loro prodotto, di autentica qualità, si perde così nei canali di vendita del convenzionale. Fare massa critica con un Distretto unico, invece, significa dare opportunità anche alla base, aumentare il prodotto biologico che arriva sulle tavole dei consumatori e rafforzare anche a fini turistici il brand Marche”. Secondo il direttore di Coldiretti PU, Claudio Calevi “la Regione sta andando nella giusta direzione ed ha già stanziato risorse per la creazione del distretto unico.

L'auspicio è evitare gli errori e le divisioni che hanno caratterizzato altri settori economici. Il biologico è un marchio orizzontale molto forte in grado di tenerci uniti e far crescere insieme il territorio, fare promozione e  mettendo insieme le varie filiere dalla produzione, includendo la vendita e la somministrazione. Le realtà troppo piccole e frazionate purtroppo sono destinate a fallire, è la storia che lo racconta, non sono in grado di fare massa critica ed aggredire i mercati Italiani ed internazionali. Sarà inoltre fondamentale, anche, introdurre prodotti finanziari buoni, nel sistema agrifood delle Marche, per rafforzare il capitale e far crescere le aziende".

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