Attualità
martedì 24 dicembre 2019
Il consigliere comunale Marchionni (Lega) chiede all'assessore all'Ambiente delle azioni concrete per limitare i botti di Capodanno

"Chiederò all’assessore delle Politiche Ambientali Morotti di prendere dei provvedimenti atti alla riduzione drastica dell’esplosione di botti in questo periodo. Provvedimenti che auspico non siano solo limitati a Piazza del Popolo e vie limitrofe come negli anni scorsi, mirati principalmente alla salvaguardia dell’ordine pubblico, ma estesi a tutto il territorio comunale. Al di là poi dell’aspetto di divieti e sanzioni , sarebbe bene ci sia soprattutto una campagna informativa e convincente che inviti la cittadinanza a sentirsi parte del cambiamento, per un futuro e un presente migliore e più vivibile". I cosiddetti “botti di Capodanno" purtroppo iniziano molto prima del Capodanno e spesso si protraggono per molti giorni. Si sentono esplodere a qualsiasi ora e ovunque, e vengono attivati sia da persone prudenti sia da persone meno attente alla sicurezza e al rispetto degli altri. Le conseguenze negative di questi botti sono inquinamento dell’aria, inquinamento acustico, danni alla fauna selvatica, danni agli animali domestici, infortuni, rischi di incendio. Questi botti infatti generano non trascurabili quantità di polveri cancerogene, diossine, e metalli pesanti. Nel Capodanno 2005 i fuochi d'artificio esplosi nella sola città di Napoli hanno rilasciato una quantità di diossina pari a quella prodotta in un anno da 120 inceneritori di rifiuti (fonte CEWEP). "A Pesaro qualche giorno fa i rilevatori di polveri sottili hanno segnalato ancora una volta uno sforamento" - continua il consigliere Andrea Marchionni - "Non siamo ancora a livelli di guardia, ma credo sia il legittimo desiderio di tutti poter migliorare la situazione nella nostra città, e contribuire nel nostro piccolo a migliorare anche la situazione globale. L’attenzione che la Commissione Ambiente di cui faccio parte ha dato alle istanze del movimento Fridays For Future, mostra la volontà del Consiglio di contribuire alla riduzione delle emissioni nocive. Sarebbe ben strano adottare in futuro provvedimenti come le limitazioni del traffico e poi non fare nulla contro una pratica come quella dei botti inquinanti, che per quanto tradizionale, non appare certo necessaria". Le esplosioni ripetute poi terrorizzano molti animali domestici e selvatici, soprattutto uccelli, che abbandonano il loro dormitorio invernale e muoiono per il freddo a causa dell’improvviso dispendio energetico. Nei gatti e nei cani un botto crea stress e spavento da indurli a scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o da provocare malori anche letali. Infine ci sono i rischi immediati sulle persone: tende e alberi di Natale che vanno a fuoco, infortuni agli arti, rischi per la vista e per l’udito.