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martedì 09 aprile 2024

Il Comune di Pesaro si è dotato del Regolamento del welfare di comunità, Pandolfi: "Un lascito importante"

Il Comune di Pesaro si è dotato del Regolamento del welfare di comunità, Pandolfi: "Un lascito importante"

di Ufficio Stampa Comune di Pesaro

Il Comune si è dotato del “Regolamento del welfare di comunità”, «Un lascito importante, che consegna alle amministrazioni comunali e a quelle dell’Ats1 che verranno, un’eredità che valorizza e tutela il “modello pesarese” in cui si co-progetta e co-programma. È uno strumento tecnico che garantisce e rende merito a una forma di welfare di comunità pionieristica e all’avanguardia». 

Ha detto Luca Pandolfi, assessore alla Solidarietà e presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1, nel presentare al Consiglio comunale il Regolamento comunale sulla promozione del coinvolgimento e della partecipazione dei soggetti civici ai processi di elaborazione delle politiche pubbliche di welfare e sui rapporti tra Comune e Enti del Terzo Settore, approvato dall’assise con il sì all’unanimità. Il documento - già passato al vaglio del comitato dei sindaci dell’Ats1 il 5 marzo e a quello della commissione consiliare - «mette nero su bianco il modello di welfare “alla pesarese”, un laboratorio che sin dalla sua attuazione ha sviluppato inedite politiche e un nuovo sistema di servizi sociali nel nostro territorio, rendendo la nostra città un’eccellenza nel settore. Il percorso svolto per giungere al documento, e il Regolamento stesso, rafforzano la storia dell’Ats1 e ne assicurano la continuità, evidenziando l’identità stessa dell’Ambito territoriale sociale 1 e fornendo un riferimento normativo che guiderà i prossimi coordinatori e dirigenti del settore».

Redaelli: «Strumento utile che dà la possibilità di normare la gestione dei servizi essenziali alla persona, e segue la linea tracciata dalla legislatura». Il consigliere ha sottolineato il valore della “pluralità” del Regolamento, «dev’essere importante per entrambe le facce di questo incontro pubblico-privato» e quello della “partecipazione”, «che dev’essere estesa ai consiglieri comunali, antenne dei bisogni della città. Senza resterebbe un Regolamento tecnico».

T. Nobili: «Regolamento che mette in pratica il pensare a un welfare costruito, condiviso e fatto da un’Amministrazione dal background importante. E legato a Don Gaudiano, il Comune ha avuto la lungimiranza di cogliere quel carisma e renderlo concreto. È un’eredità che lasciamo e che evidenzia le capacità del Terzo settore».

Vanzolini: «È la squadra che prende in carico le persone che fa la differenza nel risultato. Con il “welfare condiviso” lo farà con la supervisione del Comune, riferimento dell’Ats1».

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