Attualità
martedì 21 febbraio 2023
Il Comune di Gabicce Mare si attiva come facilitatore per la costituzione di Comunità di Energia Rinnovabile

di Ufficio Stampa Comune di Gabicce Mare
Il Comune di Gabicce Mare si attiva come soggetto facilitatore per la costituzione di Comunità di Energia Rinnovabile sul territorio comunale, per il raggiungimento dei massimi obiettivi di efficientamento energetico, di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, di riduzione delle emissioni di CO2 nell’aria, di convenienza economica a vantaggio della comunità di Gabicce Mare.
La Giunta Comunale, nella seduta del 14 febbraio 2023, ha approvato la proposta avanzata dalla Commissione Europea, nell'ambito del “Clean Energy for all Europeans Package” e ha assunto una linea di indirizzo al fine di facilitare la creazione di CER (Comunità di Energia Rinnovabile). La Commissione Europea, ha presentato una serie coordinata di proposte che hanno portato a riformare la propria politica energetica negli ultimi anni, con direttive che forniscono una precisa definizione delle “Comunità Energetiche dei Cittadini”.
Grazie alle tecnologie dell'energia distribuita e alla responsabilizzazione dei consumatori, le CER sono divenute un modo efficace ed economicamente efficiente di rispondere ai bisogni e alle aspettative dei cittadini riguardo alle fonti energetiche, ai servizi e alla partecipazione locale.
La Comunità Energetica è una soluzione alla portata di tutti i consumatori che vogliono partecipare direttamente alla produzione, al consumo o alla condivisione dell'energia.
Le iniziative di una CER vertono principalmente sull'approvvigionamento a prezzi accessibili di energia da fonti specifiche, come le rinnovabili, per i membri o i soci.
La partecipazione alle Comunità di Energia Rinnovabili è aperta a tutti i consumatori, compresi quelli appartenenti a famiglie a basso reddito o vulnerabili.
Inoltre, una Comunità Energetica Rinnovabile crea coesione e inclusione: il consumo dell’energia prodotta all’interno della Comunità stessa consente, infatti, di distribuire risorse nello stesso territorio in cui viene realizzato l’impianto, riduce le distanze tra produttore e consumatore e permette di reinvestire i benefici provenienti dalla CER per ridurre la povertà energetica e alleviare i disagi di fasce sociali deboli o svantaggiate.