Il mito di Francesca da Rimini, Gradara acquisisce il Fondo Ferruccio Farina "Quanto Disìo": patrimonio unico

Il Comune di Gradara ha acquisito ufficialmente il Fondo Ferruccio Farina “Quanto Disìo”, una raccolta unica al mondo composta da circa 1500 cimeli datati dal XIV al XX secolo e interamente dedicati alla figura di Francesca da Rimini. 

L’operazione è stata resa possibile grazie all’Art Bonus del Ministero della Cultura, al sostegno di RivieraBanca BCC e alla donazione dello stesso Ferruccio Farina, studioso e presidente del Centro Internazionale di Studi Francesca da Rimini.

Il Fondo raccoglie opere a stampa, incisioni, dipinti, oggetti d’arte applicata, monete, fotografie e memorabilia provenienti da Italia, Europa e America. 

Una testimonianza concreta della fortuna universale del mito di Francesca, celebrato nei secoli attraverso il teatro – con un repertorio di oltre cento tragedie –, le arti visive, la letteratura, la musica, il balletto, la poesia e il cinema.

Il materiale sarà custodito presso la Rocca Malatestiana e messo a disposizione di studiosi e ricercatori, diventando fulcro di mostre, convegni e attività culturali di alto profilo. 

Con oltre 500.000 visitatori annui, Gradara rafforza così il proprio impegno nella promozione del mito di Francesca da Rimini, in sinergia con il Centro Internazionale di Studi e numerose istituzioni accademiche italiane e internazionali.

L’anteprima del progetto è fissata per il 28 novembre 2025 al Teatro Comunale di Gradara, mentre la presentazione ufficiale del Fondo e del programma triennale delle attività si terrà l’8 marzo 2026 alla Rocca.

La scelta di Gradara come luogo simbolico di Francesca da Rimini affonda le sue radici nella forza evocativa del mito: la tradizione popolare, complice il fascino della Rocca restaurata da Umberto Zanvettori, da oltre un secolo indica il borgo come scenario del leggendario bacio con Paolo. 

Un racconto che ha attraversato il romanticismo europeo e che continua a parlare al presente, in un mondo in cui la condizione femminile è ancora segnata da violenze, disparità e soprusi.

Francesca, figura letteraria dalla biografia quasi muta nelle fonti storiche, è divenuta nei secoli un’icona di libertà, capace di ispirare generazioni di artisti e sostenitori dei diritti fondamentali dell’uomo tra XVIII e XX secolo.

Un mito che continua a interrogare il nostro tempo e a richiamare l’urgenza di una battaglia ancora aperta.