Attualità
giovedì 28 novembre 2019
Gli acconciatori di Urbino, tra abusivismo e tasse

L’abusivismo, il fisco, il credito, il costo del lavoro, gli orari, l’aggiornamento professionale. Sono queste alcune delle questioni che sono state affrontate nel corso di un incontro degli acconciatori della città di Urbino aderenti alla CNA.
L’incontro, che è stato coordinato da Riccardo Battisti e dal portavoce della categoria, Luciano Berliocchi è servito a fare il punto su un settore (quello dell’acconciatura uomo e donna), che vive un momento particolare particolarmente difficile condizionato come è dal fenomeno del lavoro nero e della concorrenza sleale.
Al centro anche i recenti adempimenti in tema di adeguamento fiscale (scontrino elettronico; pagamento elettronico). E non solo. Anche il tema del peso fiscale, della tassazione locale e del peso della burocrazia, rendono difficile il lavoro quotidiano di una categoria dove la manualità, l’abilità e la qualità dei prodotti adoperati viene messa in pericolo da una fitta rete di attività abusive e/o di concorrenza sleale da parte di esercizi spesso gestiti da stranieri dove igiene e prodotti adoperati non rispondono nemmeno ai requisiti minimi di tutela della salute dei cittadini.
Per questo la categoria chiede più controlli da parte degli organi di controllo sulle attività abusive. Sentito anche il tema della formazione e dell’aggiornamento professionale per il quale gli acconciatori chiedono l’istituzione di corsi di alta formazione con l’obiettivo di qualificare ulteriormente la categoria.