Attualità
venerdì 19 settembre 2025
Farmacia comunale marchigiana sospende la vendita di farmaci israeliani
newsDopo l'approvazione lo scorso 31 luglio di una mozione Consiglio comunale - integrata dalla minoranza e poi approvata all'unanimità -, per il riconoscimento dello Stato di Palestina e per la cessazione di ogni rapporto commerciale con Israele, ora l'amministrazione di Corinaldo (Ancona) ferma la vendita nella farmacia comunale di medicinali provenienti da Israele.
Lo ha annunciato la giunta di centrodestra guidata dal sindaco Gianni Aloisi.
Nell'esercizio erano posti in vendita forniture della Teva Pharmaceutical Industries, multinazionale con sede in Israele.
Nel 2024 gli ordini avevano raggiunto i 9.155 euro, mentre nei primi mesi del 2025 erano già oltre 10.200 euro.
Forniture sospese e sostituite con medicinali equivalenti, senza costi aggiuntivi per la popolazione.
"Scelte concrete e non simboliche", spiega l'amministrazione corinaldese.
"Testimonia la volontà di Corinaldo di vivere secondo i principi di giustizia, solidarietà e coerenza", continua il Comune: "ogni farmaco non acquistato da Teva vuole essere un piccolo contributo alla costruzione della pace, un messaggio chiaro che la comunità si schiera a favore del riconoscimento della Palestina come Stato sovrano. Corinaldo sa che da sola non può cambiare il mondo, - conclude - ma sa anche che piccoli gesti possono avere grande valore. Una scelta di responsabilità e coerenza, capace di trasformarsi in esempio per altre realtà italiane".