Attualità
lunedì 10 novembre 2025
Fano, una nuova sede per l'associazione Adamo: l'ex filiale Creval diventa casa della solidarietà
newsUna casa nuova per continuare a portare assistenza gratuita, a domicilio, ai malati oncologici, ma anche ai pazienti con malattie rare, Alzheimer e patologie croniche.
L’associazione Adamo, da oltre vent’anni punto di riferimento per migliaia di famiglie fanesi, avrà presto una nuova sede negli spazi comunali di viale Adriatico, all’interno dell’ex filiale Creval: 300 metri quadrati rimasti chiusi e inutilizzati che torneranno a vivere grazie a un comodato d’uso gratuito concesso dal Comune.
Il bando pubblico, vinto da Adamo, prevede che l’associazione utilizzi i locali sostenendo le utenze, mentre l’amministrazione restituisce alla città un bene pubblico finora fermo.
«Sosteniamo chi fa del bene e applichiamo un sistema virtuoso di gestione del nostro patrimonio – sottolinea il sindaco di Fano, Luca Serfilippi –. Adamo svolge un servizio prezioso per la comunità e meritava uno spazio adeguato per continuare il proprio lavoro di cura e vicinanza alle persone che soffrono».
Dello stesso avviso l’assessore al patrimonio Alberto Santorelli, che rimarca la coerenza della strategia comunale:
«Quando un immobile può produrre reddito, il Comune lo mette a reddito; quando può generare valore sociale, lo mette a disposizione di chi lavora per la città. È anche grazie agli affitti attivi che possiamo sostenere realtà come Adamo, che entrano nelle case delle persone e se ne prendono cura».
Per Donatella Menchetti, presidente dell’associazione, la nuova sede arriva in un momento cruciale:
«Con la riforma regionale, la nostra vecchia sede non era più a norma. Abbiamo cercato soluzioni ovunque, ma senza esito. Il bando comunale è stato una vera opportunità: ora potremo accogliere in modo dignitoso pazienti e familiari».
Nel 2025 Adamo ha seguito 180 pazienti, grazie a un’équipe composta da medici, infermieri, psicologa, fisioterapista e OSS. Un impegno costante che non si è mai interrotto, nemmeno durante la pandemia.
«Quando entri in una famiglia – spiega Menchetti – ti prendi cura non solo del paziente ma anche di chi gli sta accanto. Per questo avere una sede adeguata è fondamentale».
Il 24 febbraio Adamo festeggerà 22 anni di attività.
Un traguardo che coincide con un nuovo inizio: un edificio pubblico che torna a essere luogo di cura, ascolto e accoglienza, simbolo concreto di una città che sceglie di trasformare il patrimonio comunale in bene comune.