Attualità
venerdì 04 luglio 2025
A Fano nasce il “Pronto soccorso delle emozioni” grazie a un progetto tra bambini e anziani

Torce contro la paura del buio realizzate con rotoli di carta igienica, sculture in argilla che rappresentano la felicità costruite a quattro mani. Sono solo alcuni dei manufatti inseriti nel “Pronto soccorso delle emozioni”, una scatola speciale nata dall’incontro tra bambine e bambini della scuola dell’infanzia J. Verne di Fano e le persone che frequentano il centro diurno Margherita.
La scatola è stata realizzata il 26 maggio durante l’ultimo incontro del progetto intergenerazionale “Ho tempo per te”, promosso dall’équipe educativa del centro Margherita, gestito da Labirinto cooperativa sociale, con il patrocinio dell’assessorato ai Servizi Educativi del Comune di Fano.
L’iniziativa ha avuto come obiettivo quello di mettere in relazione due generazioni lontane nel tempo, ma unite dalla possibilità di condividere esperienze ed emozioni. Attraverso la partecipazione attiva e momenti di confronto, bambini e anziani hanno lavorato insieme in un clima di rispetto e curiosità reciproca, costruendo un ponte fatto di ascolto, fiducia e collaborazione.
Otto gli incontri previsti, svolti tra marzo e maggio per circa novanta minuti ciascuno, suddivisi tra il centro Margherita e la scuola dell’infanzia. Ogni appuntamento era strutturato in due momenti: una parte introduttiva dedicata alla conoscenza delle emozioni – gioia, paura, rabbia, tristezza – seguita da un’attività manuale in cui si lavorava con materiali naturali come argilla, semi e colori. Ogni incontro era accompagnato dalla lettura di un libro, selezionato con il supporto della Mediateca Montanari di Fano.
“Spesso le cose migliori scaturiscono dall’incontro tra elementi agli antipodi – ha dichiarato l’assessora ai Servizi Educativi Loredana Maghernino –. Questo progetto, che ha messo a contatto bambini pieni di energia con persone avanti negli anni e affette da demenza, ha generato una vera alchimia fatta di emozioni, empatia e cura reciproca”.
Anche per le operatrici del centro diurno, il percorso ha rappresentato un’esperienza carica di significato. “Ogni incontro è stato un piccolo miracolo di dolcezza e scambio – racconta Michela Donati, educatrice professionale del centro Margherita –. I bambini sono entrati nel nostro mondo con rispetto, portando luce e leggerezza, mentre gli anziani hanno ritrovato una parte di sé attraverso gesti di attenzione e protezione”.
L’incontro tra infanzia e terza età ha dimostrato come la relazione tra generazioni possa rafforzare il senso di identità e appartenenza. Se per i bambini rappresenta l’occasione per comprendere meglio il processo di invecchiamento e conoscere storie di vita significative, per le persone anziane è uno stimolo importante per il benessere, l’autostima e la motivazione.
“Abbiamo costruito legami veri e duraturi, che resteranno nella memoria di tutti i partecipanti – ha commentato l’équipe del Margherita –. Ringraziamo l’amministrazione comunale per aver creduto nel progetto e la scuola J. Verne per la fiducia. Siamo pronti a dare continuità a questo percorso anche nel prossimo anno scolastico”.