Attualità
lunedì 02 dicembre 2019
martedì 29 ottobre 2019
Chiede un'accelerazione il consigliere regionale Andrea Biancani (Pd) per la messa in sicurezza dell'ex ospedale psichiatrico San Benedetto di Pesaro, il complesso risalente alla prima metà dell '800, chiuso da quasi trent'anni. In una mozione, presentata lo scorso 14 ottobre e approvata all'unanimità in Consiglio regionale, ha sollecitato la Giunta ad impegnarsi con Asur per verificare lo stato di manutenzione e per individuare "le risorse necessarie al ripristino del tetto, per evitare un ulteriore degrado del palazzo". L'immobile, di proprietà dell'Azienda sanitaria dal 1996, è stato definitivamente chiuso nei primi anni '90 dopo la Legge Basaglia e la sua superficie è di oltre 14mila metri quadrati, ai quali si aggiungono spazi esterni, giardini, portici e cortili. «La messa in sicurezza è indispensabile, soprattutto dopo gli ultimi cedimenti del tetto – evidenzia Biancani – Nella mozione viene chiesto all'Asur di verificare immediatamente lo stato di manutenzione della struttura, di stimare i costi necessari per ripristinare le parti crollate e di attivarsi anche per la messa in sicurezza delle facciate e del muro perimetrale. L'usura e gli eventi atmosferici, sebbene l'Asur, va riconosciuto, negli ultimi anni abbia già effettuato ingenti lavori, stanno deteriorando il complesso, è urgente avviare interventi nella copertura, anche non definitivi, per bloccare il processo di degrado. Per questo sarebbe opportuno che la Regione individuasse con l'Asur le risorse per il ripristino, seppure provvisorio, del tetto». Sul futuro dell'edificio, Biancani invita Regione, Asur e Comune di Pesaro a formalizzare quanto prima il protocollo d'intesa, già concordato, ma ancora in attesa della sottoscrizione ufficiale. «Sarà importante predisporre un Piano di recupero che consenta di suddividere l'intervento di riqualificazione in più fasi, attuabili autonomamente - sottolinea il consigliere -. Mi sto impegnando da tempo per far ripartire un percorso condiviso tra tutti gli enti coinvolti. Un anno fa con una mia interrogazione ho sollecitato un aggiornamento della stima dell'edificio, il cui valore è sceso da 18 a circa 8 milioni di euro, e ora siamo in attesa del bando di vendita. Nel protocollo, che mi auguro venga firmato quanto prima – aggiunge – l'Asur si impegna, in accordo con la Regione, a cedere i locali dell'ex-lavanderia all'amministrazione comunale e a destinare una parte del valore di realizzo, pari a 1 milione di euro, per finanziare la sua riqualificazione». Il Comune da parte sua assicura la redazione di un nuovo Piano di recupero che preveda l'opzione di interventi parziali e di destinazioni d'uso flessibili. «La possibilità di intervenire anche solo in una frazione dell'edificio potrà facilitare la ristrutturazione e per quanto riguarda la vendita, potrebbe essere utile prevedere la possibilità di acquistare anche una singola parte del complesso, all'interno comunque di un recupero complessivo - sostiene Biancani -. Gli enti coinvolti, inoltre, potrebbero valutare l'ipotesi di dedicare parte degli spazi all'uso pubblico». «Nel frattempo – conclude – stiamo verificando anche la possibilità di un intervento della Cassa Deposito e Prestiti che potrebbe essere interessata al recupero del San Benedetto e, alla luce dell'intenzione di candidare Pesaro e Urbino a capitali europee della cultura per il 2033, possiamo considerare anche la possibilità di presentare un progetto che consenta di intercettare direttamente fondi europei».
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