Attualità
lunedì 21 ottobre 2024
Due ristoranti di Pesaro sono entrati nella prestigiosa guida "Ristoranti d'Italia 2025" di Gambero Rosso

di Ufficio Stampa
Ristoranti che si reinventano bistrot, trattorie che abbracciano lo stile contemporaneo, enoteche che sperimentano nuovi concept culinari: il mondo della ristorazione sta vivendo una metamorfosi che riflette un cambiamento profondo nel modo in cui gli italiani vivono l'esperienza culinaria fuori casa. Un’esperienza sempre più influenzata da ritmi di vita frenetici e dall'onnipresenza della tecnologia che riduce la capacità attentiva. Sono queste le principali tendenze che emergono nella nuova Guida Ristoranti d’Italia 2025 che segna una svolta presentandosi rinnovata nella grafica - con immagini di paesaggi e dei piatti regionali della tradizione - e nella lettura – con nuovi simboli - come il razzo per le avanguardie e lo smile per il miglior rapporto qualità/prezzo - per condurre il lettore in un viaggio attraverso l’evoluzione della ristorazione italiana, celebrando tradizione, innovazione e creatività.
Sono 2.425 i locali censiti dalla Guida, tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot, locali internazionali. 400 le novità che debuttano quest’anno.
Le Tre Forchette
A guidare la classifica delle Tre Forchette, star della ristorazione italiana, anche quest’anno c’è Niko Romito con il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro (AQ), insieme a Enrico Crippa con Piazza Duomo ad Alba (CN) che ottengono un punteggio di 97 centesimi. Seguono con un punteggio di 95 centesimi, il ristorante Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e Osteria Francescana di Massimo Bottura che scende di un gradino, pur confermandosi nell’Olimpo degli chef, distinguendosi anche per il Premio Speciale Novità dell’Anno con il suo Al Gatto Verde a Modena. Rispetto al 2024 salgono a 52 le Tre Forchette, sostenute dal partner TRENTODOC, con l’ingresso di 6 nuove eccellenze, sempre più giovani e creative: tra le avanguardie spiccano il Ristorante Dina di Alberto Gipponi a Gussago (BS) e I Tenerumi del Therasia Resort di Davide Guidara a Vulcano (ME). L’argine a Vencò di Antonia Klugmann a Dolegna del Collio (GO) si distingue anche come Forchetta Verde per il suo impegno nei confronti della sostenibilità. Tra le altre novità: Andrea Aprea Ristorante a Milano, Dalla Gioconda a Gabicce Mare (PU), da Gorini a Bagno di Romagna (FC).
Le Marche
Ricco il palmares della regione con le sue 74 insegne, 5 nuovi ingressi e un ottimo posizionamento con le sue 4 Tre Forchette.
Ma anche premi speciali, come Cuoco Emergente, con lo sponsor Acqua Panna - San Pellegrino, che va ad Antonio Lerro del Riva Restaurant del View Place Hotel di Numana (AN).
4 Tre Forchette:
Dalla Gioconda a Gabicce Mare (PU). L'orizzonte è il tema de La Gioconda. Lo è nella toponomastica e per i panorami offerti. Ma lo è anche per una linea di cucina convincente, libera, personale, che sa usare il mare ma non rinnega la terra. Davide Di Fabio, chef abruzzese cresciuto per anni alla corte modenese di Massimo Bottura, offre tre menu degustazione: Hit Parade (110 euro) con i successi più gettonati; New Realise (140 euro) con le ultime novità e Orto e Fantasia (140 euro di 9 portate, 110 di 6 portate). La carta permette di crearsi il proprio percoso scegliendo il saltimbocca di ricciola e spigola con lattuga di mare, lo scorfano fritto all'arrabbiata, la nota "zuppiera" di pasta e pesci dell'Adriatico, il pescato del giorno con salsa di albicocche acerbe e acetosella, il piccione allo spiedo con lardo di seppia.
Andreina a Loreto (AN). La cucina primordiale di Errico Recanati è di una modernità indiscutibile. Lui è l’erede della tradizione della nonna, a cui è dedicato il locale, ma la creatività e anche una insospettabile delicatezza riscattano la tradizione: basti dire che il piatto simbolo del locale non è una tagliata ma la pasta cacio e sette pepi, leggermente idratata in partenza e poi affidata alle torride cure dei tizzoni ardenti che le donano croccantezza e affumicatura. Imperdibile. Il resto è rappresentato da due menu dai nomi icastici: Fiamme e Fumo. Il primo (155 euro) gioca sul fuoco vivo. Il secondo, Fumo (135 euro) evoca il fuoco più che tuffarcisi dentro. Ma ogni pasto è pieno di sorprese e anche i dolci finiscono nelle forche caudine delle fiamme estreme, come nella zuppa di ananas cotta alla brace con gelato di yogurt quasi croccante.
Madonnina del Pescatore a Senigallia (AN). 60 anni di vita, 40 di Madonnina. Un anno importante per Moreno Cedroni, uno dei grandi innovatori della cucina italiana, e per avere il suo Cern ha “scavato” un tunnel accanto al suo locale: un laboratorio di ricerca e sviluppo in cui il prodotto è portato a tavola nella sua essenza chimica e fisica, con un piatto generato dall’ingegno dell’uomo e dalla sua creatività in una cucina carica di saperi ma anche di sapori. Due i menu: uno è lo screenshot della sua ispirazione attuale, Il Viaggio di Marco Polo (230 euro), tour operator della felicità. Il secondo menu è dedicato a Ricordi di Infanzia & Mariella 1984-2024 (230 euro), retrospettiva sui piatti migliori di quattro decadi. La carta dei vini è grandiosa. A pranzo lunedì, martedì e venerdì una piccola carta da 100 euro.
Uliassi a Senigallia (AN). Che gioia dona Uliassi! La famiglia è quella di Mauro e Catia, con la nuova generazione che si affaccia. Il Lab targato 2024 (10 piatti, 260 euro) è un ordito di sapori e studi applicati. C'è da una parte la tendenza a scavare, pulire, togliere orpelli, dall'altra il recupero di una rusticità apparente. C'è il lavoro sulle temperature, quelle effettive e quelle solo percepite. Il freddo – nelle sue molte sfumature possibili – è protagonista: si trova nei dessert ma anche nei piatti salati: la minestra fredda di limoni e fragole. Il Lab cambia tutto recuperando lungo il percorso qualche segnale dagli anni passati: Uliassi è un ristorante completo, in cui tornare anche per altri percorsi, la cacciagione – per esempio –da sempre uno dei suoi punti di forza. Uno dei molti, cantina inclusa che, come è giusto che sia in un ristorante del genere, sa offrire grandi emozioni.
1 Tre Gamberi:
Agra Mater a Colmurano (MC), che merita anche lo Smile come migliore insegna per rapporto qualità prezzo e come Gambero Verde. È un circolo virtuoso, un progetto al servizio dell'uso consapevole di un territorio a forte vocazione agricola ma mai massificato da produzioni estensive. Lara Mancini replica le tradizioni: non mancano vincisgrassi, agnello o pollo fritto, coniglio in porchetta, oca arrosto o l'agnello arrostito in padella con molliche di pane aromatico. Però, in accordo con la stagione, si concede qualche tratto più libero, anche un percorso vegetariano. Il calibrato uso delle erbe aromatiche e delle spezie è una caratteristica dello stile del locale. Solo la sera di venerdì, sabato e domenica è disponibile la pizza. In frigo e in cantina riposano solo vini regionali scelti unicamente tra realtà biologiche e naturali.
1 Tre Tavole:
Nana Piccolo Bistrò a Senigallia (AN). Il tempo ha reso merito all’eclettica coppia composta da Michele Gilebbi e Valentina Greco, rispettivamente cucina e sala del ristoro. Un locale sempre energico e affollato di clienti, che ha investito in una cucina limpida, fondata sul prodotto e su poche significative manipolazioni. Il marchio ispanico permane nell’alfabeto di molti ingredienti e ricette, ma l’identità segue l’espressione sensitiva del momento, come per la “finta tartare” di Maiale Iberico da spalmare sul pane; l’assolo di pomodori dell’orto o le melodiche frittelle di bianchetti iniziali; sino alla fervida rilettura delle pennette alla vodka con turgide mazzancolle o il mirabile binomio di iodio e terra del fragolino in guazzetto di frutti di mare drappeggiato da sottilissimo lardo di Patanegra. Se è la prima volta, da provare il “riso bruciato”. Sempre loro Casa Nana, bottega (dove poter comprare le ormai famose Patatas Nana) e locale per soddisfacenti aperitivi.
Oltre alle succitate, merita una menzione speciale per la cucina d’avanguardia Il Tiglio a Montemonaco (AP).
A fare il debutto nell’edizione 2025 sono invece 5 insegne:
Riva Restaurant del View Place Hotel a Numana (AN)
Convivio a Sirolo (AN)
Marino e Salicornia, entrambi a Pesaro
Tetsu ad Ascoli Piceno