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sabato 09 aprile 2022

Dieci anni di Mural Vernacolo, al Campus scolastico di Pesaro la nuova opera "I manca da bé el petroli"

Dieci anni di Mural Vernacolo, al Campus scolastico di Pesaro la nuova opera "I manca da bé el petroli"

Compie dieci anni “Mural Vernacolo” e per celebrare una decade di opere che hanno contribuito a rivitalizzare il tessuto urbano di Pesaro, l’associazione Re/Ur (Reperti Urbani) ha programmato una serie di interventi in città.

Il primo è già stato realizzato nella zona Campus, dove l’artista Filippo Giovanelli (in foto sotto) è intervenuto con una nuova opera con una frase in dialetto pesarese: “I MANCA DA BÉ EL PETROLI”. 

Si apre così una stagione di interventi di restyling di altre opere realizzate nel corso di questi anni. A cominciare proprio da uno dei murales simbolo di Emporium in Pillole “TÉN BOTA CH’LA I È DURA PAR TUTTI” diventato anche una sorta di incoraggiamento per tutti i pesaresi in questi anni difficili. L’opera verrà rigenerata grazie alla collaborazione con gli studenti del liceo Scientifico Marconi. Ma le iniziative per festeggiare il percorso di questi 10 anni non finiscono qui: il 2022 si prospetta pieno di belle novità per Mural Vernacolo e Re/Ur (Reperti Urbani).

“Il progetto ‘Mural Vernacolo' è iniziato come ‘Emporium in Pillole’ e ha fatto tanta strada in questi 10 anni - spiega Filippo Giovanelli - Siamo davvero soddisfatti che sia stata apprezzata l’idea di rivitalizzare il tessuto urbano grazie ad opere artistiche che consentono anche di riscoprire la tradizione dialettale. A Pesaro abbiamo svolto diversi interventi, alcuni dei quali saranno oggetto di veri e propri interventi di restyling nei prossimi mesi”.  

“Cominciamo quest’anno di festeggiamenti da una nuova frase: “I MANCA DA BÉ EL PETROLI” realizzata su un muro privato adiacente ad un distributore di benzina. - prosegue Giovanelli - Il significato originario è molto divertente, perché definisce qualcuno molto furbo, che se ne intende di tutto. Poi ho poi scoperto che viene usata anche per indicare un bevitore accanito. Ma è il suo far pensare al petrolio come fosse un vino pregiato, che me l’ha fatta scegliere per quel luogo. Anche nello stile e nei colori, è forte il rimando alla vischiosità dell’oro nero.”

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sui progetti dell'Associazione RE/UR Reperti Urbani visitate la pagina Facebook “RE/UR Reperti Urbani” o la pagina Instagram @reperti.urbani.


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