Attualità
venerdì 26 novembre 2021
"Diamoci una mano", presentata la Campagna di Avvento della Caritas Diocesana di Pesaro
newsdi Caritas Pesaro
“Diamoci una mano” è il titolo della Campagna di Avvento Caritas.
Domenica 28 Novembre entriamo ufficialmente nel periodo di preparazione al Natale e sebbene non esista mai un anno uguale all’altro non possiamo negare di essere in un periodo estremamente speciale.
La campagna di raccolta fondi della Caritas Diocesana di Pesaro, per il periodo dell’Avvento, parla di persone, mette in evidenza i loro occhi e i loro sorrisi.
Le immagini scelte mettono al centro le Persone; come a voler indicare un chiaro e unico punto di riflessione sul presente, come ad indicare che nelle poche cose che contano veramente ci sono le storie di vita degli uomini, donne e bambini che abitano con noi questo Mondo.
Come si può pensare di abitare questo tempo senza il pensiero che sia compito di tutti sporcarsi un po’ le mani a servizio degli altri? “Diamoci una mano” è un promemoria per la nostra quotidianità che prova a ricordarci come nel continuo tentativo di ricercare cosa c’è di buono nelle vicissitudini frenetiche delle nostre vite, l’attenzione e l’amore per l’altro racchiudono da sempre l’occasione di rinascita per eccellenza.
Caritas, alla luce dei dati raccolti, ha individuato 4 aree di intervento, verso le quali verranno destinate le risorse raccolte:
1. L’emergenza abitativa e il progetto “Casa Tabanelli”. La mancanza di un’abitazione incide fortemente nella vita di una persona, che si ritrova continuamente in situazioni di precarietà, di mancanza di stabilità, di calore e di accoglienza, elementi tipici della dimensione casa
2. La salute è il secondo aspetto da sottolineare per determinare il benessere. C’è una crescente necessità da parte delle persone che incontriamo, di essere visitate dai nostri medici volontari e di essere aiutate nel sostenere le spese per l’acquisto di farmaci
3. Anche il cibo, come la casa e la salute, è uno degli aspetti che determinano la qualità della vita di una persona. La mensa è un servizio che risponde ad un bisogno primario ma ancor più importante è la sua valenza culturale e relazionale
4. L’ultimo progetto, mette al centro le famiglie con minori e comprende tutte le azioni intraprese per sostenere i bambini presenti nelle famiglie colpite da precarietà economica. In modo particolare verrà finanziato il progetto: “Abbraccia un bambino”.
È possibile fare una donazione economica fiscalmente deducibile sui seguenti conti correnti intestati a Fondazione Caritas Pesaro Onlus:
IT51 H 05018 02600 000016981995 – Banca Etica
IT19 P088 2613 3000 0000 0062 539 – BCC Pesaro
IT07 P 05387 13310 000042084036 – BPER BANCA SPA
DATI PRINCIPALI PER L’ANNO 2021
Considerazioni generali:
Nel 2020 abbiamo registrato un aumento di accessi pari al 40%. Nel 2021 il dato è rimasto costante a quello del 2020, non facendo registrare nuovi incrementi ma purtroppo neanche nessun tipo di regressione. I dati confermano che stiamo assistendo al progressivo impoverimento strutturale delle classi medie, che seppur in possesso di una casa e, in alcuni casi, anche di un lavoro, necessitano di un sostegno aggiuntivo per poter affrontare la quotidianità.
Il servizio mensa è un’occasione indispensabile per poter consumare almeno un pasto completo al giorno per molte persone che abitano nel nostro territorio. La pandemia ha portato ad una riduzione degli spostamenti e quindi ad una riduzione degli accessi sporadici di persone senza fissa dimora, di passaggio sulla nostra Diocesi. Ma a fronte di un numero inferiore di beneficiari, rispetto al passato, si è addirittura registrato un aumento dei pasti distribuiti.
È ancora grave il problema delle persone presenti sul nostro territorio ma che non possono essere seguite dal Sistema Sanitario Nazionale. Parliamo di circa 8 visite a settimana.
Il progetto: “Abbraccia un bambino” ha l’obiettivo di sostenere i bambini presenti nelle famiglie colpite da precarietà economica. Il programma di solidarietà dell’«adozione di vicinanza», offre un aiuto economico per i bisogni primari del minore, per una vita dignitosa e serena. Il progetto attiva anche una prossimità relazionale con la famiglia per sostenerla nel rischio di isolamento ed emarginazione sociale.