Attualità
lunedì 15 luglio 2019
giovedì 01 agosto 2019
Via libera da parte del Consiglio regionale delle Marche alla norma per ridurre i rifiuti in plastica monouso. Una legge all'avanguardia che colloca le Marche ai primi posti in fatto di norme “plastic-free”, anticipando anche lo Stato che, attraverso il disegno di legge “Salvamare”, dovrebbe giungere a recepire la Direttiva europea contro le plastiche. Soddisfazione per l'approvazione unanime da parte del Presidente della Commissione regionale Ambiente, Andrea Biancani, firmatario della legge insieme ai colleghi della Commissione, Sandro Bisonni (Vicepresidente e promotore della legge), Enzo Giancarli, Francesco Giacinti, Francesco Micucci, Boris Rapa e Peppino Giorgini.
“La legge – spiega Biancani – indica con chiarezza tutti i soggetti che non potranno più utilizzare, internamente e nell’erogazione dei rispettivi servizi, prodotti in materiale plastico monouso: Regione, Province e Comuni, le Società partecipate dagli stessi soggetti, le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, istituti e mense scolastiche e universitarie, chiunque svolga attività economica in area demaniale marittima o organizzi eventi e manifestazioni avvalendosi di patrocinio o contributo regionale. Non potranno più essere utilizzati piatti, posate, cannucce, contenitori, coperchi, bicchieri e tazze per alimenti e bevande realizzati in plastica. Continuerà ad essere consentito, invece, l’utilizzo di prodotti in plastica destinati ai fini medico-sanitari”.
Il divieto varrà, alla data di entrata in vigore della legge, anche nelle spiagge libere.
“La legge – rileva Biancani – diverrà pienamente operativa da novembre 2019, ma ci sarà tempo fino al 31 marzo 2020 per consumare le scorte di forniture in magazzino o già ordinate, in modo tale da non pregiudicare impegni finanziari e contrattuali già in essere”.
In riferimento ai termini di entrata in vigore si è ritenuto opportuno tener adeguatamente conto dei provvedimenti “plastic-free” che alcune amministrazioni comunali hanno già assunto.
“Abbiamo considerato importante non sovrapporci alle ordinanze che alcuni sindaci hanno adottato per l’estate in corso, evitando di creare incertezza e confusione tra i balneari – spiega Biancani –. Per questo abbiamo deciso di posticipare a novembre l’operatività della normativa che certamente, prima dell’avvio della stagione estiva 2020, potrà fungere da norma guida per i Comuni marchigiani”.
Nell’articolato di legge è anche stabilito il divieto di fumo nei tratti di arenile se il fumatore non è provvisto di apposito contenitore per la raccolta dei filtri, che può essere messo a disposizione dal concessionario oppure portato da casa.
L'attuazione della legge sarà definita con un programma annuale, prevedendo anche il sostegno a progetti di sviluppo sperimentali e l’attivazione di campagne di comunicazione, promosse e sostenute dalla Regione, dirette ad informare e sensibilizzare i cittadini e gli altri soggetti ai benefici derivanti dall’applicazione della legge e diffondere una cultura della riduzione delle plastiche e un programma annuale finalizzato a sostenere l’attuazione della legge.
Sono, infine, indicate sanzioni di ordine pecuniario per i trasgressori. Dai 300 euro ai 1500 euro per i soggetti pubblici, per chi svolge attività economica in area demaniale e per chi organizza eventi con il patrocinio della Regione, mentre dai 60 ai 300 euro per i privati che utilizzano materiali in plastica monouso nelle spiagge libere e per la parte relativa al divieto di fumo negli arenili.
“In definitiva – conclude Biancani - è una legge di indiscutibile valore per l’ambiente che si inserisce nella più ampia strategia regionale a favore dell’economia circolare, per la riduzione del volume dei rifiuti prodotti, ma anche nel tentativo di incidere a monte, cioè su una produzione a sempre minor presenza di plastica, a sostegno delle pratiche del recupero e del riuso, e per l' educazione sociale su queste tematiche”.
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