Attualità
lunedì 07 aprile 2025
Crollano le borse: l'Europa brucia 890 miliardi in 3 ore

L’annuncio dei nuovi dazi globali da parte di Donald Trump e la dura reazione della Cina hanno innescato una tempesta perfetta sui mercati finanziari, aprendo una delle settimane più turbolente dell’anno. L’onda lunga delle tensioni commerciali è partita dall’Asia, dove le Borse hanno registrato crolli pesanti sin dalle prime battute. A Shanghai il ribasso è stato netto fin dall’apertura, con una perdita iniziale del 4,5% che si è aggravata fino a superare il 7% in chiusura. Peggio ha fatto Hong Kong, affondata del 12%, mentre Tokyo ha archiviato la seduta con un calo superiore al 7,8%. Shenzhen ha lasciato sul campo oltre il 10%, e Seul ha vissuto la sua peggior giornata da agosto 2024 con un ribasso del 5,57%.
L’ondata negativa non ha risparmiato l’Europa. In apertura le piazze di Milano e Parigi sembravano reggere, ma solo perché molti titoli non riuscivano a fare prezzo per l’eccesso di ribasso. Quando gli scambi sono entrati nel vivo, anche questi mercati hanno ceduto di schianto, perdendo oltre il 6%. A Francoforte il crollo è stato ancora più marcato, con il listino che ha toccato un preoccupante -9%.
Intanto, mentre la Cina risponde colpo su colpo, l’Unione europea è al lavoro su una strategia per fronteggiare le tariffe imposte da Washington. Le conseguenze dell’escalation potrebbero essere devastanti per l’economia globale: gli analisti parlano già di un forte rischio recessione e di uno scenario instabile destinato a perdurare nel tempo.