Attualità
mercoledì 29 giugno 2022
Covid, con l'ultima variante Omicron 5 negativizzazione in tempi più rapidi e sintomi più evidenti

di Repubblica
Non solo sintomi generalmente meno gravi, anche se ben evidenti, rispetto alle altre varianti come Delta ma anche una durata più breve dell'infezione. Via via che Omicron 5 contagia più persone si capiscono meglio alcune sue caratteristiche. Tra queste, appunto, ci sono tempi in cui arriva la negativizzazione, più rapidi anche rispetto a sottovarianti della stessa Omicron.
Una settima per diventare negativi
"In effetti sembra che l'infezione duri un po' meno - dice Mauro Pistello, che guida la virologia dell'ospedale di Pisa - Ci sono persone che diventano negative dopo 7 giorni. Con altre varianti, ma anche con Omicron 1 e 2 ci volevano anche due settimane di attesa. Ovviamente bisogna tenere sempre presente che possono esserci le eccezioni". Secondo l'esperto, "è chiaro che il virus è cambiato. Sta diventando come una infezione respiratoria, tipo raffreddore. E infatti resta nelle alte vie respiratorie e, a parte i casi di persone fragili, non scende ai polmoni. Ecco, si avvicina ai coronavirus che abbiamo conosciuto prima di quello di Wuhan, che conosciamo da un centinaio di anni. Anche l'aspetto della durata della malattia fa pensare a un percorso verso l'endemizzazione".
Mal di gola e febbre.
I sintomi di Omicron 5 sono un po' più evidenti di quelli provocati dalle altre sottovarianti. Molti sperimentano mal di gola anche forte e febbre. Più raramente c'è anche il raffreddore mentre sono diffusissimi, come in tutte le forme di covid, anche i dolori articolari e la stanchezza. Meno frequente il mal di testa, che veniva osservato più spesso con Omicron 1 e 2.