"Cosa c'è Dop" fa tappa Da Rolando a San Costanzo nella settimana della Capitale italiana della Cultura

di Ufficio Stampa

È Da Rolando, la tappa di “Cosa c’è Dop” questa settimana a San Costanzo. Locale pioniere del mangiare locale che per filosofia privilegia da sempre prodotti di alta qualità. Anche se “Da Rolando”, ci si va anche per farsi raccontare la storia della cucina “dialettale”. Termine coniato da Rolando Ramoscelli, ricercatore, studioso, storico e scrittore, anzi prosatore, d’eccezione. Legge nelle pieghe del suo menù i prodotti e le tradizioni contadine, marinare e di montagna seguendo confini dimenticati di antichi territori, quando erano terre di Ravignana, di Frattula, del Vicariato di Mondavio, del Contado di Fano, di Coldimarca e del Duca del Montefeltro. Piatti che prepara, con arte e savoir-faire, sua moglie Palmina Talamelli.

Ed è in questo luogo di narrazione che Pesaro 2024 e Food Brand Marche organizzano una degustazione guidata a base di Casciotta d'Urbino Dop, Formaggio di Fossa Dop, Mozzarella STG, Prosciutto di Carpegna Dop, Pecorino Monte Nerone, formaggi I tipici e Olio Cartoceto Dop.

Con il gastronomo e sommelier della fondazione Bibenda, Otello Renzi 

Domenica 24 marzo, alle 18.30, “Da Rolando” – Info 0721 950990

“Da Rolando” fa parte di “Cosa c’è Dop”, i “100 locali” che promuovono la cultura e l'enogastronomia del territorio. Oltre a offrire la selezione dei miglior prodotti della Provincia, contribuiscono a promuovere le iniziative in programma per Pesaro capitale della cultura 2024, diventando veri e propri punti informativi. Un movimento di luoghi orgogliosamente di aggregazione, di racconti del presente e di memoria del passato che, presto di mattina fino a tarda sera, alimentano “in tazza piccola” e “grandi piatti” la bella storia di una comunità. Una rete che mette insieme i veri luoghi “caldo” della comunicazione, dell’incontro e dello scambio di informazioni su cosa accade durante la “Settimana da Capitale” del Comune in cui sono insediati e in tutta la provincia.