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lunedì 20 dicembre 2021

Confindustria Pesaro Urbino, idee e sfide nella relazione della nuova presidente Alessandra Baronciani

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Confindustria Pesaro Urbino, idee e sfide nella relazione della nuova presidente Alessandra Baronciani

Di seguito la relazione presentata oggi in conferenza stampa dalla nuova presidente di Confindustria Pesaro e Urbino, Alessandra Baronciani

Il Consiglio di Presidenza

- Davide Broccoli (Presidente Gruppo Giovani Imprenditori e Vicepresidente di diritto)

- Flavio Tonetto (Presidente della Piccola Industria e vicepresidente di diritto)

- Vittorio Livi (Vicepresidente)

- Gian Marco Scavolini (Vicepresidente)

Questa è la squadra che lavorerà alla realizzazione del programma.

È una squadra forte e affiatata, ma soprattutto è una squadra competente

Il ruolo di Confindustria Pesaro Urbino

- da 75 anni rappresenta un autorevole punto di riferimento
(sia locale, che regionale e anche nazionale, ha un ruolo di indirizzo per le imprese della nostra provincia – basti pensare solo agli ultimi 2 anni e alla gestione della pandemia, dentro le aziende e all’interno delle comunità e ha sempre dato prova di capacità di ascolto)

- risponde alle necessità delle imprese
(tanto più oggi, in presenza della pandemia ed una serie di “crisi” concatenate)

- lavora di concerto con le altre associazioni di categoria
(fare riferimento al G10 e alla necessità di rafforzare le reti collaborative con le altre associazioni per ritornare a garantire un peso di concertazione fra governo e parti sociali)

Quali le principali necessità?
(emerse durante le audizioni condotte dalla Commissione di Designazione, che ringrazio)

- puntare sull’autorevolezza e la propositività e garantire ascolto alle PMI

- migliorare il rapporto con le Istituzioni

- ideare maggiori forme di collaborazione con scuola e Università

- comunicare all’esterno in modo più efficacie le nostre competenze

Le criticità dietro al Pil che cresce

- abbiamo subito una flessione straordinaria per l’impatto del Covid-19 (che va a sommarsi all’impatto della grande recessione del 2008-2013 e alla crisi di Banca delle Marche)

- aumento indiscriminato del costo dell’energia
(che era già superiore a quello pagato dai principali competitor)

- il rincaro dei prezzi delle materie prime e le difficoltà di reperimento

- più della metà delle imprese non riesce a trovare i profili necessari: dai tecnici di base agli esperti in digitale
(si sono fermati i percorsi di alternanza scuola-lavoro, fare del PNRR l’occasione per potenziare gli ITS)

- il cronico isolamento infrastrutturale, materiale e immateriale
(il simbolo è la galleria della Guinza)

- le incertezze sui costi Tari

- la carenza di impianti per lo smaltimento dei rifiuti industriali
(che porta i nostri rifiuti speciali in giro per l'Italia/Europa a costi molto alti che si ripercuotono sulle imprese)

Come trasformare il rimbalzo in crescita strutturale

- riforme, riforme, riforme per rendere il Paese moderno: questa la vera sfida
(dal fisco alla concorrenza, dalle politiche attive agli ammortizzatori sociali fino alla giustizia, alle pensioni e alla pubblica amministrazione = semplificazione)

- spendere meglio i fondi per l’istruzione e la formazione anche per trattenere la fuga dei talenti
(oggi l’Italia è all’ultimo posto in Europa per spesa universitaria pro-capite)

- spingere sull’innovazione, favorire gli investimenti privati, accelerare sulla parità di genere
(creare le opportunità di cui le donne hanno bisogno)

Le grandi sfide che abbiamo davanti

- il PNRR e la sfida dei progetti e dei tempi di realizzazione
(il problema non saranno più i soldi ma i progetti: devono avere qualità e devono essere realizzati velocemente - le risorse devono evitare sprechi per essere indirizzate verso progetti sostenibili - dal punto di vista economico, sociale e ambientale -, capaci di garantire occupazione e misurabili sul fronte dei risultati

- la grande sfida del lavoro
(sarà avviato un rilancio del progetto RICERCA DEL PERSONALE, che più puntualmente declinerei nella necessità di avviare un DIALOGO TERRITORIALE IN TEMA DI LAVORO sia quello giovanile, sia quello della formazione continua dei lavoratori, in particolare quelli che escono per motivi di esubero dalle imprese.  E su questo tema esiste un progetto con il G10 ed i SINDACATI per realizzare un TAVOLO PROVINCIALE PER LA PROMOZIONE DELL’OCCUPABILITÀ)

- le infrastrutture, materiali e immateriali
(potrei fare un elenco infinito, parlando di strade, ferrovie, logistica, aeroporto e porto, banda ultraveloce)

CONCLUSIONI

Il mio impegno sarà rivolto sia verso l’interno che verso l’esterno:

Interno

- continuare ad ascoltare i bisogni degli imprenditori e tradurli in progetti, stanno per arrivare i milioni del PNRR e non possiamo perdere l’occasione per risolvere tutte le criticità che affliggono il nostro sistema economico

- avere una struttura qualificata per intercettare tutte le forme di finanziamento      

- puntare sull’autorevolezza e la propositività      

Esterno

- rafforzare la coesione con le altre associazioni

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